[21/10/2010] News

I Paesi e comunità “green light” per la biodiversità

LIVORNO. Secondo il ministro dell'ambiente e delle foreste dell'India, Jairam Ramesh,  il rapporto The economics of ecosystems and biodiversity (Teeb) presentato alla Cop 10 della Convention on biological diversity (Cbd), in corso a  Nagoya, «Fornisce indicazioni pratiche per i nuovi approcci economici che l'India si avvia ad attuare. Il Teeb mira a fornire forti incentivi per i Paesi per garantire decisioni che non siano basate esclusivamente sui guadagni a breve termine, ma per costruire le basi per lo sviluppo sostenibile e solidale. L'India ha in programma un Teeb for India study  per valutare il suo capitale naturale. Siamo impegnati a sviluppare un quadro per un bilancio nazionale verde che possa essere realizzato entro il 2015, e siamo fiduciosi che il Teeb for India study sarà il "key facilitator" di tutto questo». L'india, nonostante le sue colossali contraddizioni sociali e ambientali è uno dei Paesi considerati attualmente "green light" dall'Unep, cioè quelli che hanno dato il via a politiche Teeb. Altri esempi, per ora solo di buone intenzioni, fortunatamente non mancano, alcuni anche importanti. 

Il commissario all'ambiente dell'Ue, Janez Potočnik, ha spiegato a Nagoya che «La Commissione europea e la Germania nel 2007 hanno presentato i  benefici del Teeb study al meeting dei ministri dell'Ambiente del G8 +5 di Potsdam ed hanno  applaudito le sue conclusioni. La Commissione europea ha sostenuto il progetto fin dall'inizio e continuerà a lavorare su questi temi dopo la COP 10, tenendo conto delle decisioni che saranno adottate a Nagoya. Abbiamo intenzione di avviare uno studio per esaminare in modo più in dettaglio le analisi sviluppate dal Teeb nelle nostre politiche e i dati disponibili, in un contesto comunitario e per aree di implementazione. La Commissione è inoltre disposta a sostenere le iniziative di altri Paesi, in particolare i Paesi in via di sviluppo, per dimostrare i benefici e i costi di investire nella gestione della biodiversità e nei servizi ecosistemici. In particolare, abbiamo intenzione di lavorare in partnership con l'Undp per sostenere le valutazioni nei Paesi in via di sviluppo interessati, attuando i collegamenti con i settori economici e piani di sviluppo».

Anche il paese ospitante la Cop 10 Cbd, il Giappone, ha accolto con favore lo studio "Mainstreaming the Economics of Nature": «Il governo giapponese ha contribuito allo studio Teeb, e ha condotto una ricerca sulla valutazione economica e le risposte politiche sulla biodiversità del Giappone in stretta collaborazione con Teeb - ha detto il vice-ministro dell'ambiente Hideki Minamikawa -  Il  Giappone accoglie con favore il lancio del Teeb ad Aichi-Nagoya, in occasione dell'Anno Internazionale per la Biodiversità. Ci attendiamo che lo studio Teeb abbia un impatto significativo sulla politica globale della biodiversità. Per sostenere questa nuova strategia, il Giappone, come presidenza della Cop 10, vorrebbe contribuire attivamente alle iniziative nazionali, regionale e globale per attuare alcuni aspetti dello studio Teeb». 

Secondo Braulio Dias, segretario per la biodiversità e foreste del ministero dell'ambiente del Brasile, «Lo studio Teeb offre le linee guida ed un forte messaggio per reimpostare la bussola economica. In quanto uno degli hotspot della biodiversità mondiale, il governo del Brasile e settori del business stanno prendendo le raccomandazioni Teeb  molto sul serio e pensano che l'epoca dell'invisibilità del valore della natura debba finire. A livello nazionale sono in corso trattative per implementare un Teeb study del nostro capitale naturale, e il settore imprenditoriale brasiliano ha anche in programma di andare,  nel suo  processo decisionale, verso questo approccio concreto e sostenibile». .

A Nagoya, insieme alla sintesi finale di "Mainstreaming the Economics of Nature", Teeeb ha presentato anche il volume di Earthscan "The Economics of Ecosystems and Biodiversity: Ecological and Economic Foundations", che sintetizza le conoscenze sullo stato dell'arte di una serie di questioni che sono centrali per l'applicazione della valutazione economica della biodiversità e dei servizi eco sistemici. Inoltre Earthscan nei prossimi 15 mesi pubblicherà tre volumi sulla base delle relazioni Teeb.

Dal rapporto Teeb/Earthscan emerge che il valore della perdita annuale di opportunità per l'attuale sfruttamento eccessivo della pesca a livello mondiale: «La concorrenza tra la flotta da pesca industriale fortemente sovvenzionata, insieme ad una normativa povera e alla carente applicazione delle norme esistenti ,hanno portato ad un eccessivo sfruttamento degli stock ittici di maggior valore commerciale, riducendo il reddito globale proveniente  della pesca marittima di 50 miliardi di dollari all'anno, rispetto a uno scenario di pesca più sostenibile (Banca Mondiale e FAO 2009)».

Il valore degli insetti impollinatori è invece immenso e produce servizi ecosistemici multi-miliardari: «Nel 2005 il valore economico totale dell'impollinazione degli insetti è stato stimato in 153 miliardi di dollari. Questo rappresenta il 9,5% della produzione agricola mondiale per l'alimentazione umana nel 2005. (Al Gallai et al. 2009)»

E' invece valutato tra i 30 e i 172 miliardi di dollari all'anno il valore delle barriere coralline per il benessere: «Sebbene coprano solo l'1,2% delle piattaforme continentali del mondo, le barriere coralline sono la casa di circa 1 -3 milioni di specie, tra le quali  più di un quarto di tutte le specie di pesci marini. (Al Allsopp et al. 2009). Circa 30 milioni di persone di comunità costiere e insulari sono totalmente dipendenti dalle risorse "reef-based" come principale strumento di produzione alimentare, di reddito e sostentamento. (Gomez et al. 1994, Wilkinson 2004) Le stime sul valore dei benefici per il welfare umano forniti dalle barriere coralline variano da un range di 30 miliardi di dollari (César et al. 2003) a 172 miliardi dollari all'anno (Martinez et al. 2007)».

La messa a dimora di alberi nella sola Canberra, la capitale dell'Australia, nel periodo 2008-2012 dovrebbe produrre benefici e risparmi valutabili tra i 20 e i 63 milioni di dollari: «Le autorità locali di Canberra, in Australia, hanno piantato 400.000 alberi per regolare il microclima, ridurre l'inquinamento e quindi  migliorare la qualità dell'aria urbana, ridurre i costi energetici per la climatizzazione e stoccare e sequestrare carbonio». 

New York ha risparmiato 6.5 miliardi di dollari  investendo nel mantenimento dei servizi di depurazione naturale delle acque nel bacino di Catskills. (1 - 1,5 miliardi di $), invece che optare per la soluzione artificiale di un impianto di filtrazione (6 - 8 miliardi di $  più 300 - 500 milioni all'anno di costi di gestione).

A Hiware Bazaar, in India, è aumentato il numero di milionari (in rupie) grazie al recupero ed alla rigenerazione di 70 ettari di foreste degradate. Questo ha portato al raddoppio dei pozzi attivi nell'area circostante, aumentando la produzione di foraggio e I redditi delle attività agricole grazie ai servizi ecosistemici locali.

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