[25/08/2009] News

L’impianto più inquinante dell’Ue è la centrale polacca di Belchatow, e vuole espandersi col Ccs

LIVORNO. L'enorme centrale elettrica a carbone di Belchatow (Nella foto), in Polonia, è l'impianto più inquinante dell'Unione europea: 31 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2008, e, se vorrà rispettare i limiti dell'Ue entro il  2013 dovrà acquistare qualcosa come 20 milioni di tonnellate di quote di emissioni di CO2. Il problema è che i polacchi, non contenti, stanno avviando un nuovo blocco produttivo della centrale per 858 megawatt.

Il responsabile della centrale di Belchatow, Jacek Kaczorowski, non si scompone più di tanto e in una intervista alla Reuters ha detto che «Le nostre emissioni nei prossimi anni, nel periodo contabile 2008-2012, resteranno a livelli simili. Così, in breve, alla fine di tutto il periodo, ci vorranno circa 14 - 20 milioni di tonnellate di quote di emissioni di CO2».

Per rientrare nei limiti europei con l'ampliamento la centrale pensa di risolvere la cosa ricorrendo allo stoccaggio sotterraneo delle emissioni di CO2. Quindi la Polonia non intende rinunciare alle sue super-inquinanti centrali a carbone, ma chiede all'Unione europea di finanziare la ricerca e la tecnologia per la Carbon caputre storage (Ccs) per poter "imprigionare" un terzo dei gas serra prodotti dal nuovo blocco produttivo.

«Ma anche se non avremo i soldi dell'Unione europea, dovremo andare avanti con il progetto a causa della necessità di ridurre le emissioni - ammette Kaczorowski. Dobbiamo andare verso lo sviluppo delle tecnologie Ccs per rimanere competitivi».

La centrale è gestita dalla PGE Elektrownia Belchatow che recentemente ha firmato un protocollo d'intesa con la multinazionale francese Alstom per il Ccs a Belchatow.

Secondo la Alstom  la prima fase prevista dall'accordo riguarderà la progettazione e la costruzione di un impianto pilota di cattura del carbonio presso l'unità-12 già esistente a Belchatow, che dovrebbe catturare circa 100 mila  tonnellate all'anno di CO2 utilizzando la using Alstom's amines technology. L'impianto dovrebbe essere operativo entro la metà del 2011.

La seconda fase  prevede di costruire un grande impianto Ccs per catturare la CO2 emessa dal nuovo impianto a lignite da 858 MW, costruito interamente dalla stessa  Alstom e che dovrebbe essere in grado di funzionare entro il 2015. La riduzione delle emissioni così ottenuta dovrebbe arrivare ad oltre un milione di tonnellate all'anno.

La multinazionale francese spiega che «In collaborazione con The Dow Chemical Company, Alstom sta sviluppando una amine-based scrubbing technology per l'industria elettrica e per fonti industriali simili che producono gas esausti o con elevato contenuto di ossigeno. Questo processo offrirà una significativa riduzione della quantità di energia necessaria richiesta per la separazione e la cattura di CO2 rispetto all'utilizzo di standard amines».

Insomma, i polacchi hanno ottenuto per il loro mostro inquinante a carbone di sperimentare una tecnologia molto discussa come quella del Ccs per poter realizzare un altro gigantesco braccio della loro sporchissima produzione di energia, intanto la vecchia centrale se la caverà con costose quote e continuerà ad inquinare come prima e probabilmente più di prima.

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