[19/10/2010] News

Biodiversità: il G77 + Cina adotta un Piano di azione pluriennale Sud-Sud

LIVORNO. A Nagoya, in Giappone, dove è in corso la decima Conferenza Parti della Convention on Biological Diversity (CXop 10 . Cbd), il Gruppo dei 77 e Cina (G77+Cina, che raggruppa i Paesi in via di sviluppo) ha proposto, durante il First Forum on South-South Cooperation on Biodiversity for Development, l'adozione di un Piano pluriennale d'azione Sud-Sud per la biodiversità per lo sviluppo. Il Multi-year Plan of action on South-South cooperation on biodiversity for development è stato adottato all'unanimità dal G77

Abdullah M. Alsaidi, rappresentante permanente dello Yemen alla Cbd e presidente del G77, ha spiegato che «Il Piano definisce gli obiettivi e le strategie di cooperazione Sud-Sud, compresa la cooperazione triangolare e programmi, per il 2020. Il piano rispecchia inoltre la necessità di tenere in considerazione la perdita di biodiversità in altri tipi di accordi Sud-Sud e triangolari, quindi, richiede ulteriori scambi di conoscenze e tecnologia tra gli Stati membri».

Secondo il segretario esecutivo della Convenzione sulla diversità biologica, Ahmed Djoghlaf, «L'adozione del Piano da parte del Gruppo dei 77 e Cina è una pietra miliare verso un esito positivo della decima riunione della Conferenza delle Parti. Ringrazio l'ambasciatore Alsaidi per la sua leadership nella costruzione del consenso delle 131 parti del Gruppo dei 77 e Cina, così come l'ex-presidente del G-77, l'ambasciatore Conrod Hunte di Antigua e Barbuda, per il suo contributo allo sviluppo del Piano». Djoghlaf  si è detto anche soddisfatto dell'atteggiamento positivo del rappresentante dell'Argentina,  Daniel Chuburu, che sarà il prossimo presidente del G77.

A Nagoya i delegati di Grenada, Brasile e Malawi al First Forum on South-South Cooperation on Biodiversity for Development hanno evidenziato l'importanza per il successo globale della riunione della Conferenza delle Parti che tutti i 131 Paesi del G77 + Cina parlino unitariamente, in particolare su questioni chiave come l'adozione del regime internazionale di Access and benefit-sharing (Abs), dello Strategic Plan  2011 - 2020 e dei meccanismi di finanziamento adeguati per sostenere la loro attuazione. Il Piano Strategico per la biodiversità prevede 20 obiettivi, tra i quali la fine della sovra-pesca, la riduzione dei livelli di inquinamento e l'iscrizione della biodiversità da parte degli Stati nella lista delle priorità politiche, sociali ed economiche internazionali. Il G77 + Cina ha anche approvato la linea da seguire durante lo svolgimento della Cop 10 Cbd di Nagoya.

«I paesi industrializzati sono i nostri partner, e noi dobbiamo cercare con loro una collaborazione costruttiva- ha detto Alsaidi - Siamo lieti di questa adozione durante questa riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica e chiediamo ai nostri partner il sostegno per la sua attuazione».

Aprendo la sessione plenaria della Cop 10, il ministro dell'ambiente giapponese, Ryu Matsumoto, aveva ricordato ai partecipanti: che «Il mondo deve agire per evitare il punto di non ritorno per quel che riguarda la biodiversità, cioè la scomparsa irreversibile di specie e di organismi viventi sulla terra. Ci avviciniamo al punto di non ritorno per la biodiversità. Se non prendiamo iniziative attive, potrà essere raggiunto entro 10 anni». E Achim Steiner, il direttore del Programma Onu per l'ambiente, ha rincarato la dose: «Questo incontro si inscrive  nel quadro degli sforzi condotti per riconoscere una semplice realtà: stiamo distruggendo la terra».

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