[25/08/2009] News

Gli alberi determinanti per la produzione agricola

LIVORNO. A Nairobi, la capitale del Kenya, si è aperto ieri il secondo  World congress on agroforestry  con la presentazione di un rapporto  del World agroforestry center (Wac)  che evidenzia che un miliardo di ettari di terre agricole sono ricoperte per oltre il 10% da alberi.

Il raporto "Il rapporto "The future of trees is on farms" spiega che «Questo rappresenta il 46% delle terre s agricole nel mondo, sulle quali vivono più di mezzo miliardo di esseri umani». Secondo Dennis Garrity, direttore del Wac, «Questa superficie, due volte superiore a quella dell'Amazzonia, dimostra che gli agricoltori piantano spontaneamente gli alberi». Lo studio infatti spiega che gli alberi fanno parte integrante del paesaggio agricolo in tutto il mondo, salvo nell'Africa del nord e nell'Asia occidentale.

Per Tony Simmons, direttore aggiunto del Wac, «Piantare sistematicamente degli alberi sulle terre agricole permette di rafforzare la solidità dello sfruttamento agricolo, fornendo ai contadini del nutrimento e delle entrate supplementari. Gli alberi possono catturare e sequestrare il carbonio, d fornire delle noci e dei frutti, servire da paravento e da ostacolo all'erosione. Possono servire da fertilizzante e da nutrimento per il bestiame, senza contare gli alberi medicinali o quelli che producono caffè, caucciù e resina. In generale gli alberi sono più resistenti alla siccità delle piantagioni».

Secondo il rapporto la messa a dimora di alberi dovrebbe far parte di tutti i piani di sviluppo agricolo e di lotta contro il cambiamento climatico. «Ora, se l'Europa occidentale ha una scelta di 250 alberi autoctoni e l'America del nord di 600, i Paesi in via di sviluppo dei tropici ne hanno circa 50.000 specie differenti. La priorità è quella di scegliere l'albero buono per impiantarlo e farne un buon uso». 

La kenyana Wangari Maathai, premio Nobel per la Pace e fondatrice del Green belt movement che ha piantato oltre 30 milioni di alberi, ha detto che «Questo studio dimostra in maniera convincente che le terre agricole e le foreste v non si escludono del tutto a vicenda, ma che in realtà sono dappertutto determinanti per la produzione agricola». 

Quindi gli agricoltori disposti a piantare alberi che assorbiranno CO2 e inquinanti industriali, oltre a rifornirsi a una fonte di combustibile alternativa, sono anche i nuovi, e forse migliori,  potenziali alleati dei governi nella lotta contro le emissioni di gas serra.

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