[18/10/2010] News

Nigeria: nel 2010 bloccate 5 navi con rifiuti pericolosi, l’ultima č della Grimaldi Shipping Line?

LIVORNO. La National environmental standards and regulations enforcement agency (Nesrea), l'Agenzia ambientale della Nigeria ha detto di aver bloccato nel 2010 cinque navi che trasportavano rifiuti pericolosi provenienti dall'estero. Il portavoce della Nesrea, Sule Oyofo, ha spiegato in una conferenza stampa tenutasi a Lagos che «Quattro navi sono state respinte. L'ultimo tentativo ha avuto luogo il 5 ottobre, quando la MV Vera D, con a bordo dei container di rifiuti pericolosi, è arrivato al porto di Tin Can Island a Lagos».

Secondo Oyofo «durante l'ispezione di questa nave proveniente dalla Gran Bretagna, dei responsabili dell'Agenzia Nesrea hanno documentato i suo contenuto composto da rifiuti pericolosi. La nave è stata fatta oggetto di un'ispezione congiunta da parte dei responsabili della Nesrea e dei membri del National toxic dump watch committee». A bordo sono saliti anche uomini della dogana, della Marina Militare, dell'Intelligence, di vari corpi di polizia nigeriani,dello State security e service e Port health officials.

I rifiuti scoperti nei container hanno confermato tutte le preoccupazioni dei partner stranieri e finanziatori della Nesrea che avevano messo in allarme i nigeriani sui possibili traffici della  Vera D. Oyofo ha precisato che «Questi rifiuti comprendono apparecchiature usate come frigoriferi, televisori in bianco e nero, monitor, computer e compressori. Questi prodotti sono vietati dal Nigerian harmful waste cct (la legge nigeriana sui rifiuti pericolosi, ndr) e dalla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri dei rifiuti pericolosi e loro eliminazione».

Il portavoce della Nesrea ha detto che «Sono in corso degli sforzi per rinviare il carico verso il porto di origine». Ma secondo la News agency of nigeria (Nan) l'armatore della Vera D,  la Grimaldi Shipping Line, «Ha negato l'accusa che la nave trasporti  rifiuti pericolosi. Una fonte dell'agenzia marittima ha respinto l'accusa e ha sottolineato che le sostanze tossiche non possono essere determinate mediante l'osservazione visiva. Ha detto che il fatto che la Nesrea fosse un'agenzia governativa non le conferisce la competenza assoluta su questo per fare affermazioni del genere».

Già il 7 ottobre il "Nigerian Tribune" scriveva che «C'era tensione mercoledì nei porti Lagos, quando è stato riferito che una nave straniera, la MV Vera D, stava per entrare nel Paese con tre container di  rifiuti tossici». Già allora si è tentato di minimizzare dicendo che la Nasrea esagerava e che si trattava "solo" di vecchi pneumatici, apparecchiature elettroniche usate e batteria. Dopo l'ispezione a bordo della Vera D  però la stessa Port Authority di Lagos ha  confermato che la nave era sospettata di avere a bordo 3 container carichi di rifiuti elettronici e che tutti erano stati identificati.

Il Weekend Observer svela che la Vera D in realtà proveniva dalla Spagna, da dove la Nrsae la avrebbe "tracciata", e che la segnalazione del carico illecito è arrivata all'Agenzia nigeriana dall'International Inspection Agents. Ma la scoperta dei tre container rivela un traffico molto più complicato ed esteso: «La nave è approdata lungo il Tin Can Island container terminal al molo 4A la mattina del 5 ottobre  2010 ignorando che la sua missione di morte era stata scoperta - spiega un comunicato del National toxic dump watch committee - Dopo alcune indagini, i container sono stati scoperti ed erano pieni di i televisori in bianco e nero degli anni '70 fatiscenti a fine vita. La presenza dei container sulla "Vera D" contraddice la dichiarazione fatta sulla sua bolla di carico come "Cathode Ray Tubes e Video Monitor". Nessuna persona/gruppo ragionevole o individui cospirerebbero per distribuire tutti questi i container da 120 piedi solo per portare prodotti inutili. I container provenienti da Nord Charlottes NSC 29.405, negli Stati Uniti d'America, si dice che sia stati trasbordati in Spagna, con la Nigeria come destinazione finale, come fosse una sorta di richiamo. I proprietari dei tre contenitori; Messrs Pladin Nigeria Limited sono irreperibili a Street Okota di Oredola Lasisi, questo destinatario non si è mai presentato durante tutta l'indagine. I container contrassegnati ZCSU 823920245 GI; ZCSU 819734445 GI; ZCSU 823976945 GI sono stati immediatamente sigillati con l'ordine di riportarli al punto di imbarco».

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