[15/10/2010] News toscana
SAN GIULIANO (Pisa). La vicenda del teleriscaldamento di San Giuliano è ormai agli onori della cronaca da molto tempo. Tra questioni giudiziarie e tecniche non è semplice avere un quadro chiaro della situazione a parte il fatto, tanto semplice quanto grave, che 160 famiglie che avevano un contratto per il servizio di riscaldamento si sono trovate "al freddo". L'ultima notizia è di pochi giorni fa, quando è stato detto ai cittadini sostanzialmente di arrangiarsi.
Come associazione ambientalista a questa situazione, di per sé grave, aggiungiamo il fatto che con questa vicenda San Giuliano si candida a diventare un caso europeo: infatti mentre dappertutto si installano reti di teleriscaldamento (magari alimentate da cogeneratori a biomasse), da noi si smantellano e si lascia che i cittadini disperati ritornino alla vecchia caldaietta autonoma (sistema meno efficiente e quindi più inquinante).
Dispiace che l'amministrazione, per quanto non responsabile del problema iniziale, non sia stata in grado di risolvere il problema, tenendo un atteggiamento rinunciatario. La questione dell'energia è oggi centrale, tanto a livello internazionale, quanto a quello delle amministrazioni locali, chiamate a dare il buon esempio ai cittadini, e ad incentivarli a comportamenti e soluzioni impiantistiche sempre più virtuosi.
A San Giuliano questo non sta avvenendo e anzi, si procede alla sostituzione dell'impianto di riscaldamento della piscina senza pensare, ad esempio, ad un suo collegamento con il teleriscaldamento stesso, allungandone così il funzionamento durante l'anno e di conseguenza il rendimento. Non è compito nostro indicare la soluzione giusta, ma denunciare la gravità della situazione e spronare l'amministrazione perché adotti una politica energetica complessiva, e si adoperi per la salvezza del teleriscaldamento; per i cittadini e per l'ambiente. Venerdì si è svolta un'assemblea pubblica in cui sono state avanzate delle proposte, ci sembra la direzione giusta. Al di là del merito comunque, invitiamo tutti a fare la propria parte per arrivare ad una degna conclusione. Aggiungiamo in conclusione una riflessione: è davvero meglio delegare al privato la gestione dei servizi essenziali? Almeno in questo caso ci sembra proprio di no...