[12/10/2010] News toscana

La provincia di Grosseto illustra le strategie per la difesa della costa dall'erosione

FIRENZE. L'assessore alle infrastrutture della provincia di Grosseto Fernando Pianigiani ha spiegato gli interventi dell'amministrazione in tema di difesa della costa ribadendo che non ci sono zone di seria A e di serie B. «Il lavoro di difesa del territorio costiero del comune di Scarlino è presente a pieno titolo nei programmi e tra gli interventi progettati dalla provincia. Appare quindi assurdo o una mera strumentalizzazione affermare che esista una parzializzazione degli interventi tecnici sulla zona costiera del golfo di Follonica in cui Scarlino sia escluso. La "battaglia" contro l'erosione non è un tema da affrontare con superficialità o cavalcando affermazioni tecnicistiche di principio. La provincia con i suoi tecnici e specialisti ha affrontato e affronta in maniera organica e attenta, come a Capalbio, Castiglione e Punta Ala, i problemi della costa nel suo insieme, individuando le soluzioni più idonee anche nella zona che interessa Scarlino».

Per quanto riguarda il tratto di costa relativo al comune di Scarlino, tra il confine con Follonica e il pontile Nuova Solmine, lo studio progettuale della provincia indica come soluzione ottimale per il recupero della spiaggia, un ripascimento con sabbie. Però, spiegano dalla provincia, i volumi di sabbia presente nella parte emersa della spiaggia, sono scarsi, il che comporta la necessità di individuare fonti di approvvigionamento esterne. «Per far fronte ai grandi quantitativi necessari, circa 500mila metri cubi, la sabbia proveniente da cava marina è una soluzione più economica rispetto ad una cava terrestre, e migliore anche dal punto di vista ambientale- ha ripreso l'assessore- L'individuazione di cave a mare da parte della Regione Toscana è in fase di studio e si confida che coincida con la predisposizione del progetto esecutivo e dell'avvio dei lavori» ha concluso Pianigiani. La provincia di Grosseto intanto ha segnalato alla Regione Toscana nuove criticità di difesa del suolo. A Cala Civetta e Cala Violina le falesie sono soggette a frane per distacchi e cadute di blocchi innescate da erosione del moto ondoso al piede delle falesie stesse. Per l'intervento di messa in sicurezza sono stati richiesti finanziamenti pari a circa un milione e 800mila euro.

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