[07/10/2010] News toscana

Forum Qualenergia, Cogliati Dezza (Legambiente): «Necessario cambiare paradigma economico»

FIRENZE. E' in corso di svolgimento a Firenze, il 3° Forum "Qualenergia?", organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, che prevede incontri con esperti di settore, mondo delle istituzioni, il mondo della ricerca e le aziende sui temi della finanza verde, della sostenibilità e delle fonti rinnovabili. In particolare sono previsti seminari su "Edilizia a bassissimi consumi di energia", "La corsa delle rinnovabili", "Green Economy: Un'opportunità da non perdere". Ad aprire i lavori il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza (Nella foto) che inizialmente dopo un'analisi del contesto in cui ha legato crisi economica, climatica ed energetica, si è soffermato sulle recenti prese di posizione del ministero dell'Ambiente: «Ci preoccupa la posizione difensivista, racchiusa in se stessa del ministero dell'Ambiente. In un recente convegno il direttore Corrado Clini ha dichiarato che il governo andrà a Cancun (vertice sul Clima previsto per il 29 novembre) con il no all'innalzamento del livello di diminuzione della CO2 dal 20% al  30% al 2020. Eppure già oggi nell'Unione europea la CO2 si è ridotta dell'11% a causa della crisi economica. Mantenere il livello di riduzione della CO2 al 20%, a cui si arriva spontaneamente, non è stimolante per il mondo dell'impresa, per cambiare paradigma e investire in innovazione tecnologica» Poi Cogliati Dezza si è soffermato ad analizzare le ragioni dell'attacco mediatico e non solo alle rinnovabili.  Cui prodest? Secondo il presidente di Legambiente le ragioni sono molteplici: «una è l'attacco al "modello Puglia" e al suo rilancio dell'economia attraverso la strada "green"».

Un altro aspetto, secondo il presidente di Legambiente, riguarda la difesa del rilancio del nucleare che è sempre più complicata. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica il nucleare non sostituisce il petrolio perché quest'ultimo viene usato soprattutto nei trasporti; e poi  se alcuni studi vengono confermati, al 2050 l'energia elettrica in Europa verrà prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili. Il nucleare oltre ai problemi di sicurezza e a costare molto non si capisce a cosa serva.

«E' necessario un paradigma energetico diverso con energia prodotta a basso impatto in modo distribuito per costruire una nuova filiera industriale - ha continuato Cogliati Dezza - In questo quadro si deve investire in nuove reti di distribuzione e non impiegare i soldi in opere inutili come il Ponte sullo stretto di Messina. Le istituzioni locali, come le province, possono avere un ruolo importante nel nuovo scenario, di coordinamento per il buon governo del territorio da attuare nell'interesse generale» ha concluso il presidente di Legambiente.  

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