[07/10/2010] News

Bimbi morti per il piombo in Nigeria, la superstizione (e il Dio dell’oro) ostacola la bonifica

LIVORNO. Gli sforzi per curare l'intossicazione da piombo che è costata la vita a centinaia di bambini dello  Zamfara, uno Stato settentrionale della Nigeria, e per decontaminare le zone inquinate si trovano davanti nemici inaspettati, il primo dei quali secondo l'Irin, l'agenzia stampa umanitaria dell'Onu, è «La reticenza delle comunità a dichiarare i casi», per paura che il governo federale intervenga per fermare l'estrazione illegale di oro, una pratica che frutta molto e che è la vera causa dell'intossicazione dei bambini nigeriani.

Il saturnismo è infatti legato allo sfruttamento delle miniere "informali" e da marzo è già costato la vita ad oltre 400 bimbi sotto i 5 anni. Le agenzie dell'Onu hanno constatato un gran numero di casi di convulsioni e decessi di piccoli nei villaggi di Dareta e Yargalma e a marzo Medici senza frontiere (Msf) ha cominciato a condurre indagini nello Zamfra.

El-Shafi'i Muhammad Ahmad, coordinatore di Msf ad Anka, ha spiegato ad Irin che «Le cifre sono molto più elevate di queste. Le comunità negano questi decessi o li imputano a degli spiriti o ad altre credenze».
Secondo Ian von Linden, il direttore di Terra Graphic, la società Usa di ingegneria ambientale che dirige le operazioni di bonifica, «La reticenza delle comunità a dichiarare i casi di malattie o i decessi causati dal piombo e a svelare dove conducono le loro attività di sfruttamento minerario ostacolano seriamente gli sforzi che sviluppiamo con l'obiettivo di determinare quali sono le comunità a rischio e di organizzare le operazioni di decontaminazione. In alcuni casi, occorrono delle settimane per convincere una comunità a parlare».

Terra Graphic opera nello Zafra con il sostegno dell'Unicef  ed il 23 settembre è stato affiancato da team del Programma dell'Onu per l'ambiente (Unep) e dell'ufficio Onu per il coordinamento degli affair umanitari (Ocha) che stanno analizzando le acque sotterranee.

Oltre alla superstizione Terra Graphic deve fare i conti anche con le avversità meteorologiche che hanno ritardato ulteriormente le operazioni di bonifica in 7 villaggi (Abare, Sunke, Dareta, Tungar Daji, Duza, Yargalma e Tungar Guru) che dovevano essere decontaminate urgentemente già a partire da giugno. I tecnici americani sono potuti intervenire solo a Dareta e Yargalma, le piogge torrenziali hanno reso gli altri villaggi inaccessibili e probabilmente ancora più contaminati. Terra Graphic ha decontaminato le case e i villaggi asportando tre centimetri di terreno, lo strato di solito più contaminato dal piombo,  che è stato rimpiazzato con terra pulita. La società dopo smaltisce il suolo contaminato in discariche ad hoc lontane dai villaggi.
El-Shafi'i Muhammad Ahmad è molto preoccupato: «Il saturnismo ha diversi effetti a breve termine: produce soprattutto delle convulsioni, la perdita di coscienza e la cecità; a lungo termine provoca diverse malattie gravi quali l'anemia, insufficienze renali, lesioni cerebrali e impotenza. La contaminazione è particolarmente pericolosa per i bambini più piccoli a causa della loro bassa immunità e può portare alla morte. Msf dirige dei campi nelle città di Anka e Bukkuyum per curare i bambini colpiti da saturnismo forte o acuto».

Ma il problema sono gli uomini adulti che nello Stato di Zafra cercano l'oro con metodi primitivi e poi dilavano il materiale scavato. Le polveri formate dalle sabbie abbandonate vengono inalate dai bambini.

Nei 7 villaggi più contaminati vivono almeno 3.600 bimbi di meno di 5 anni, ma altri 4 villaggi sono considerati zona a forte rischio. Secondo uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del ministero della salute dello Stato di Zamfara «I bambini di 180 villaggi potrebbero essere stati intossicati dal piombo; questo significa che non meno di 30.000 persone potrebbero essere state colpite».

Quelle dello Zamfra sono comunità di agricoltori ed allevatori che una ventina di anni fa hanno scoperto che il sud dello Stato è ricco di minerali preziosi e molti uomini da allora si sono trasformati in minatori clandestini d'oro. Questo ha portato nei villaggi una "ricchezza" mai vista, i minatori vendono un grammo d'oro a 23 dollari, un'enormità in Africa per le due ore di lavoro medie necessarie per estrarlo. «50 kg di miglio, che richiedono 4 mesi di lavoro per coltivarlo, fruttano 40 dollari» spiega ad Irin  Umaru Na-Ta'ala, un abitante del villaggio di Kirsa, dove sono morti 50 bambini e 20 sono nati morti solo nel 2010. Eppure questa strage di innocenti è stata resa nota dalla comunità solo a luglio, quando un team statale "antipiombo", composta da capi locali, rappresentanti dai ministeri federali dell'ambiente e della salute, da Msf, da Terra Graphic e dall'Oms, è arrivata nel villaggio. Na-Ta'ala spiega: «Crediamo che parlando di questo problema incitiamo il governo ad indagare contro le nostre attività di sfruttamento minerario».

Sono quindi i più ricchi minatori informali dei villaggi e i trafficanti di oro illegale ad invocare spiriti e superstizioni per mascherare la indicibile e vergognosa colpa di sacrificare la vita di centinaia di bambini al dio dell'oro e ad un "benessere" che sta divorando i loro stessi figli, l'ambiente e la salute di intere popolazioni.

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