[06/10/2010] News toscana

Progetto "Tubone": l'assessore Bramerini invita a procedere velocemente all'attuazione dell'Accordo di programma

FIRENZE. Si è tornati a parlare del cosiddetto Progetto "Tubone", cioè della riorganizzazione della depurazione industriale e civile che interesserà il vasto territorio compreso tra la Valdera, l'Empolese e soprattutto la Valdinievole, con il centro nevralgico nel Comprensorio del Cuoio. L'occasione è stata offerta dal sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che ha organizzato un incontro pubblico sul tema.

L'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini ha invitato ad andare velocemente all'attuazione dell'accordo considerato che il progetto è strategico per l'area in questione. «Il cosiddetto "tubone" avrà riflessi in termini di competitività per le aziende e di soluzione dei problemi oggi presenti nella depurazione e tutela della risorsa idrica. Allora non perdiamo altro tempo, non possiamo permettercelo. Se così fosse saremmo colpevoli più volte. Innanzi tutto di non sapere spendere risorse già disponibili, che con il passare del tempo si riducono a fronte di una mole di investimenti consistenti in 199 milioni di euro. Saremmo altresì colpevoli di non provvedere al territorio che, grazie a uno dei più importanti investimenti a livello nazionale, potrà trovare la soluzione a una questione annosa e complessa nell'unico modo possibile. Lasciamo perdere dunque le polemiche sterili e andiamo vanti. Come cittadina mi preoccuperei di più se le cose rimanessero come sono adesso».

In sintesi il progetto (che specialmente nella sua stesura iniziale è stato fortemente contestato dalle associazioni ambientaliste e non solo) prevede un insieme di interventi che nelle intenzioni sono finalizzati al miglioramento della vivibilità dell'ambiente e delle sue risorse, attraverso la riorganizzazione, l'adeguamento ed il miglioramento delle depurazione delle acque reflue civili ed industriali ed il riuso di acque reflue recuperate a sostituzione di quelle prelevate da falda dalle industrie conciarie. Sono poi previsti interventi per la tutela ed il miglioramento ambientale del Padule di Fucecchio grazie alle modifiche intervenute su sollecitazione dei molti stakeholder, perché il progetto originario, quello dell'Accordo di programma del 2004, avrebbe ulteriormente peggiorato la qualità ambientale dello stesso Padule.

Ora incombe l'incognita della gestione degli impianti di depurazione per i quali c'è il rischio della gara come prevede la legislazione nazionale. «Abbiamo chiesto al ministero dell'Ambiente che si esprima - ha ripreso Bramerini - Ci siamo fatti interpreti della voce delle associazioni imprenditoriali conciarie del Comprensorio. Chiediamo al ministero di fare presto, ma nell'eventualità di una risposta negativa o di una risposta tardiva abbiamo detto agli Ato di predisporre gli atti di gara.

Certo se dovesse verificarsi l'eventualità della gara con il rischio di esclusione di un soggetto strategico rappresentato dall'attuale gestione, buona parte dell'Accordo potrebbe risentirne». Per quanto attiene gli aspetti di informazione, l'assessore ha ribadito l'impegno delle istituzioni per fornire informazioni puntuali e periodiche: «sono stati istituiti anche per questo l'Osservatorio sull'accordo di programma e un Comitato di sorveglianza, perché i cittadini hanno il diritto di sapere come l'accordo sta procedendo. Vero è che nel tempo sono stati fatti passi importanti grazie a un processo continuo di confronto e concertazione tra istituzioni e imprese».

Torna all'archivio