[06/10/2010] News toscana

Marras (Prov. Grosseto): «Senza impianti di trattamento, la raccolta differenziata non basta»

GROSSETO. Il dato sulla raccolta differenziata in provincia di Grosseto ci consegna una certezza: quello della gestione dei rifiuti è un sistema industriale, e non bastano le buone pratiche di differenziazione da parte di aziende e famiglie in assenza di un'adeguata dotazione impiantistica.
La raccolta differenziata, infatti, è tanto più efficace là dove esiste una filiera impiantistica efficiente. Basta guardare in casa nostra: all'interno dell'Ato Rifiuti Toscana Sud la provincia di Siena è quella più virtuosa rispetto a Grosseto e Arezzo. Non a caso quella senese è la terza provincia della Toscana per percentuale di raccolta differenziata, con 10 comuni sui 55 che nella nostra regione hanno superato l'obiettivo del 45%. Non a caso in quella realtà c'è una dotazione impiantistica completa, che comprende l'impianto di produzione di compost e Cdr delle Cortine, i due piccoli impianti di compostaggio di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore) e Pian de' Foci (Poggibonsi), un'importante partecipazione nella Revet di Pontedera, la piattaforma Crcm (centro raccolta cento materie), ma anche l'inceneritore di Poggibonsi.

Quanto alla nostra realtà, per innalzare il livello di raccolta differenziata bisogna perseverare sulle buona pratiche come quelle del porta a porta maturate a Grosseto, Follonica, Massa Marittima, Magliano e altre realtà, ma occorre anche completare al più presto il programma degli investimenti previsti dal "Piano straordinario dell'Ato Toscana Sud". Che prevede la realizzazione di impianti leggeri, stazioni di pretrattamento e compattamento, e l'impianto di produzione di compost e Cdr, che peraltro dovrebbe essere pronto entro la prossima primavera.

Differenziare i rifiuti, ha poi un senso nella misura in cui i materiali vengano recuperati dall'industria del riciclo, e nella misura in cui i prodotti del riciclo trovino un loro mercato. In questo senso è illusorio pensare che ogni realtà possa riciclare in autarchia i propri scarti. Anche qui esistono esperienze cui fare riferimento, come la nuova azienda costituta da Revet Spa e Esterni Srl, che realizza profilati di qualità in plastica riciclata, destinati alla produzione di elementi d'arredo, come panchine, lampioni, giochi per i parchi e molto altro. A Revet, infatti, conferiscono le plastiche derivate dalla raccolta differenziata quasi tutti i Comuni della Toscana.
È evidente che una buona gestione del ciclo dei rifiuti non può che rispondere ai tre requisiti della compatibilità ambientale, sociale ed economica. E di conseguenza occorre agire

* Presidente della Provincia di Grosseto

Torna all'archivio