[24/08/2009] News

Nuovi metodi di misurazione per le sostanze chimiche

LIVORNO. Sono stati adeguati al progresso tecnico i metodi di prova delle sostanze chimiche (Reach). Con regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato - e che entrerà in vigore fra tre giorni a partire dalla pubblicazione - l'Ue rivede le disposizioni relative alla tensione di vapore e quelle relative al test di inibizione della crescita algale per le sostanze chimiche. Modifica, dunque, il regolamento Reach, quello sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche al fine di includere il nuovo metodo di effusione e per includere specie algali supplementari.

Dunque viene introdotto un nuovo metodo per misurare il diametro medio geometrico delle fibre ponderato rispetto alla lunghezza e un nuovo metodo in vitro per l'irritazione cutanea volto a ridurre al minimo il numero di animali usati a scopi sperimentali (conformemente alla direttiva relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri per la protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici).

Anche se al momento in ambito Ocse è ancora in discussione un progetto di metodo di prova in vitro per l'irritazione cutanea, l'Ue inserisce il nuovo metodo nel presente regolamento (che dovrà essere aggiornato non appena verrà raggiunto un accordo in sede Ocse o se saranno disponibili altri dati che ne giustifichino la revisione).

Un metodo che propone una procedura in vitro che, in funzione delle informazioni ricercate, può consentire di determinare il potere di irritazione cutanea delle sostanze (intesa come la comparsa di lesioni reversibili della pelle in seguito all'applicazione della sostanza di prova per un massimo di 4 ore) e costituire un test sostitutivo a sé stante nel quadro di una strategia di prova basata sulla "forza probante" dei dati disponibili.

Tradizionalmente, la valutazione dell'irritazione cutanea implicava il ricorso ad animali di laboratorio. Per via delle preoccupazioni legate al benessere degli animali, il metodo consente di determinare la corrosione e irritazione cutanea tramite una strategia di prova sequenziale, ricorrendo a metodi in vitro e ex vivo convalidati, per evitare di causare sofferenze agli animali.

Oltre a prevedere questi due metodi, l'Ue ne aggiunge un ulteriore ossia quello per misurare la mineralizzazione aerobica nelle acque di superficie tramite un test di simulazione della biodegradazione e un nuovo metodo di valutazione della tossicità per il genere Lemna tramite un test di inibizione della crescita.

Quest'ultimo si basa su linee direttici esistenti, ma comprende modifiche apportate a questi metodi in modo da tenere conto degli ultimi progressi della ricerca e delle consulenze di esperti su una srie di aspetti fondamentali.

Il metodo di prova, dunque, descrive delle prove di tossicità su Lemna gibba e Lemna minor. La tassonomia di Lemna è complessa ed è complicata dall'esistenza di numerosi fenotipi. Sebbene con Lemna possa verificarsi una variabilità genetica nella reazione alle sostanze tossiche, attualmente i dati sono insufficienti su questa fonte di variabilità per raccomandare l'utilizzo di un clone specifico per questo metodo di prova. La prova non viene effettuata in condizioni asettiche, ma che nel corso della procedura sono adottate misure per mantenere al minimo la contaminazione da parte di altri organismi.

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