[04/10/2010] News toscana

Il metano da autotrazione al centro di un convegno in Consiglio regionale

FIRENZE. In Consiglio regionale della Toscana durante il convegno "Sviluppo e prospettive del metano liquido in autotrazione in Toscana", è stato fatto il punto sull'utilizzo di questo gas nel settore dei trasporti. «Una nuova filiera produttiva toscana che rispetta l'ambiente e promuove l'innovazione, un'occasione per stimolare la green economy- ha sottolineato Mauro Romanelli, segretario questore dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale che ha introdotto il convegno- Se le istituzioni, senza interferire nei tempi e nelle scelte dei soggetti economici, possono fare qualcosa per aiutare lo sviluppo delle nuove idee, favorendo l'incontro e la collaborazione tra gli operatori, hanno il dovere di farlo. Il metano liquido ci offre la possibilità di pensare ad una nuova filiera tutta toscana, con ricadute positive sul sistema economico, sui trasporti, sull'ambiente» ha concluso Romanelli.  Il metano infatti può essere recuperato da discariche e impianti di depurazione, e una volta raccolto può essere liquefatto e utilizzato come carburante nei mezzi di trasporto pubblici e privati. Nel corso del convegno sono stati trattati gli aspetti tecnici (tra l'altro la norma che regola la materia è all'attenzione di un gruppo di lavoro del Ministero degli Interni), la prevenzione incendi e le ricadute di questo settore sul sistema Toscana.

A conclusione del seminario, Mauro Romanelli, ha così commentato: «Quello di oggi è stato un seminario decisamente produttivo perché ha fatto luce sulle prospettive della tecnologia in questo settore concernente la green economy dal momento che lo sviluppo del gas metano per auto può avere ricadute occupazionali ed ambientali importanti, offrendo anche una concreta opportunità di riconversione alle industrie toscane in crisi». Sul concetto della riconversione delle industrie si è espresso, durante il seminario, anche Vincenzo Ramalli della Liquid Biogas, una società che produce impianti, a cui è stata affidata l'introduzione.

Ha spiegato Ramalli: «Con lo sviluppo del metano si possono avere importanti opportunità. In Toscana, ad esempio, potrebbero essere riconvertite dodici aziende in crisi dell'indotto Lucchini a Piombino". Al seminario hanno svolto relazioni Alberto Castagnaro del consorzio Cryotrucks ed Aldo Bernardini della Bernardini Impianti, oltre allo stesso Ramalli. Fra i partecipanti, inoltre, è da segnalare la presenza di Luciano Niccolai della Beyfin, di Paolo Piccini della Piccini Impianti e del gruppo del docente Marco Carcassi della facoltà di Ingegneria dell'università di Pisa. Nel corso del seminario si è parlato della distribuzione di gas metano in Italia e in Toscana evidenziando come la rete di distribuzione di gas per auto, oggi, sia a "macchia di leopardo" e come "il metano per auto sia assente all'isola d'Elba e in Sardegna" e come oggigiorno si punti "alla realizzazione di 400 nuovi distributori solo in Toscana». L'investimento per la realizzazione di tutto questo, è stato detto, potrebbe trovare soddisfazione presso la Banca europea degli investimenti.

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