[24/08/2009] News

Passante di Mestre e dintorni...se non a una mobilità sostenibile puntiamo almeno a una accettabile

Premesso che, dal punto di vista della mobilità sostenibile, nel suo più stretto significato, la realizzazione di nuove autostrade, rappresenta quasi sempre una sconfitta, vorrei analizzare, prendendo spunto dall'evento dell'apertura del nuovo Passante di Mestre, un sistema generale di mobilità che è predominio della "gomma" e come tale si porta dietro le evidenti ed inevitabili conseguenze.

Non è una novità, sentire parlare di sviluppo, potenziamento ed efficacia della rete ferroviaria è addirittura un argomento scontato, ma sempre attuale. Se per raggiungere una o più mete, non ho una alternativa al veicolo privato che considero soddisfacente, scelgo la mia automobile! Per esempio, perché le ferrovie non si organizzano, per una gestione dei bagagli tipo "aeroporto"? La difficoltà delle famiglie o comunque della situazione vacanze è il trasporto delle valige e annessi: se potessi andare in stazione mi caricassero i bagagli in un vagone apposito e poi alla destinazione me li facessero trovare in stazione... potrebbe essere già un punto a favore della scelta delle ferrovie, invece che essere ammassati e fare sforzi da campioni olimpici per trasportarsi i bagagli su gradini tipo "alpinisti" e posti bagagli non adeguati.

Ma, tornando all'evento del passante, mi sento di poter dire, innanzitutto, che l'informazione efficace, puntuale e perché no anche preventiva (senza aspettare il formarsi dei km di coda - ma i pedaggi fanno gola e più "pesci" entrano, più soldi entrano!), avrebbe giocato un ruolo non di poco conto (pannelli, internet, radio, sms in accordo preventivo con i principali gestori di telefonia, personale addetto...). L'altro aspetto di difficile "guarigione" è che la novità attira.... e molti vogliono provare la novità proprio il 1 agosto. Allora ecco la massa dirigersi sulla stessa destinazione... il nuovo passante!; ma un sistema intelligente dovrebbe poter governare l'ingresso anche con sistemi coercitivi per es: comunicando (e lascio a chi di dovere prevedere il miglior modo possibile) che da un certo momento in poi,  il costo dell'entrata in autostrada è aumentato di un tot per cento, come si fa con le navi, con gli aerei e in qualche modo anche con i treni.

Avviso in anticipo in modo tale che qualcuno sia scoraggiato e scelga l'alternativa. Prevedere anche una sorta di corsia preferenziale tipo telepass per chi si prenota via internet... insomma non si può lasciare alla domanda di mobilità la scelta di rincorrere ed aumentare le infrastrutture, costruirne di nuove o inadeguate ( e qui invito alla lettura degli articoli di esperti in costruzioni di infrastrutture che si sono espressi sul progetto del passante).

In un sistema di mobilità dove il veicolo privato fa da padrone, dove il sistema alternativo (ferrovie in primis) è largamente inadeguato a soddisfare una domanda di qualità, dove anche il sistema di distribuzione delle merci contribuisce fortemente a spingere in quella stessa direzione, dove l'informazione fa finta di essere tecnologicamente avanzata ed efficace, dove si costruiscono tratti autostradali con scarse uscite di "sfogo" sul territorio e aree di sosta scarse o inesistenti (e non solo su quel tratto), faccio fatica a non pensare che la cosa si ripeterà, magari non in modo così eclatante, e che i km di coda ce li faremo ancora per molto tempo (anche per colpa di quegli automobilisti che vanno costantemente nella corsia centrale quando quella a sinistra è vuota o quegli imbecilli che rallentano per vedere l'incidente nella corsia opposta ecc..)

In sostanza manca una visione e una comprensione (sicuramente non facile) globale della mobilità nazionale e collaborazione internazionale, manca inoltre una direzione verso una mobilità che a questo punto non chiamerei più sostenibile, ma ACCETTABILE e direi ormai l'unica degna di essere presa in considerazione e discussa, se non vogliamo soccombere negli innumerevoli lati negativi che un sistema di logica private-moving porta con sé.

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