[20/09/2010] News toscana

Torna davvero a splendere "il sole" sulla vicenda Isi?

FIRENZE. La buona notizia è dello scorso sabato quando in Regione Toscana si è tenuto un  incontro sulla vicenda della Isi ex Electrolux a seguito della mancata ricapitalizzazione e della nuova chiusura dello stabilimento di Scandicci: l'azienda viene rilevata dalla SG Green Power e da altre imprese italiane che insieme acquisiscono circa il 90% delle quote. L'ex azionista di maggioranza, Energia futura holding, ha ceduto per 9,2 milioni l'intera partecipazione in Isi (89,84%) a SgGreenPower, una newco costituita per l'occasione e controllata dal gruppo Saccaro (attraverso Valerio Maioli di Ravenna e Morandi) e dalla Sge di Sergio Gattorno (ex Ansaldo sistemi).

La proposta risolutiva è stata appresa dalla Regione Toscana allo stesso tavolo dove erano presenti anche l'amministrazione provinciale di Firenze, il comune di Scandicci, le organizzazioni sindacali Fiom, Fim, Uilm, la Rsu di Isi, Fidi Toscana e i nuovi assetti proprietari, quando è stato anche comunicato che è stata firmata una lettera d'intenti con Fidi Toscana e l'imprenditore fiorentino Leonardo Bassilichi che a sua volta è interessato ad entrare nella società.

Fidi Toscana sarebbe interessata ad entrare a condizione che il piano industriale sia credibile sui versante della reindustrializzazione e occupazionale, considerato che attualmente ci sono 370 lavoratori in "bilico": una parte in cassa integrazione e altri occupati a rotazione.  L'avvio a soluzione della vicenda è stato accolto favorevolmente  da Andrea Calò e Lorenzo Verdi, consiglieri provinciali di Rifondazione comunista che hanno seguito da vicino la trattativa «Finalmente esce dunque di scena il fondo d'investimento Mercatech, azionista di maggioranza di Energia futura, che in Italia controlla anche le ex attività dell'americana Jabil e che in questi mesi non ha mostrato molta serietà imprenditoriale ricevendo critiche alla gestione dalle organizzazioni sindacali e dagli stessi lavoratori».

Considerati i vari colpi di scena che hanno caratterizzato la vicenda Isi negli ultimi mesi, i due consiglieri mostrano prudenza e interrogano il presidente della provincia «Rappresenta dunque una svolta l'ingresso e il rilevamento da parte della SG Green Power? Sarà presentato e sostenuto il nuovo piano industriale che avvia davvero la ripresa delle attività produttive sul versante delle energie rinnovabili? A quanto ammonterà realmente la ricapitalizzazione che implementerà la capacità produttiva dello stabilimento? Sarà capace la nuova proprietà di stabilire e mantenere corrette relazioni sindacali e istituzionali? Quali saranno i tempi reali per porre fine al processo di forte precarizzazione subito e pagato duramente dai lavoratori e con che modalità i medesimi saranno reinseriti in produzione? Queste sono alcune delle domande che come gruppo provinciale rivolgiamo all'Amministrazione pur esprimendo soddisfazione per la svolta annunciata ma mantenendo ogni sorta di cautela nella valutazione generale della intesa, poiché da anni i lavoratori stanno subendo un vero e proprio calvario in termini di lavoro, salari, stipendi e redditi».

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