[17/09/2010] News toscana

Firenze: il "popolo" dell'acqua si riunisce in assemblea nazionale

FIRENZE. In un recente incontro organizzato da Astrid (Fondazione per l'analisi gli studi e le ricerche sulla riforma delle istituzioni democratiche e sull'innovazione delle amministrazioni pubbliche), esponenti di centrosinistra (Giuliano Amato, Franco Bassanini, Adriana Vigneri, Enrico Letta, Linda Lanzillotta) e di centrodestra (Raffaele Fitto, Stefania Prestigiacomo, Andrea Ronchi) hanno definito all'unanimità, anacronistico e demagogico il ricorso al referendum sull'acqua e contemporaneamente, al di là di alcune sfumature, hanno esplicitato un sostanziale apprezzamento della riforma dei servizi pubblici locali completata con la firma del regolamento attuativo.

Si intuisce quindi che una parte della politica, in modo bipartisan, giocherà tutte le sue carte a disposizione per non far arrivare la consultazione al raggiungimento del quorum rendendo quindi vane le oltre 1,4 milioni di firme di cittadini che hanno chiesto di esprimersi sull'argomento.
Sul fronte opposto il "popolo" dell'acqua dopo il successo della campagna di raccolta firme, riprende il suo cammino e nei prossimi due giorni si riunirà a Firenze (Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia) nell'"Assemblea nazionale dei movimenti per l'acqua".

Molti i temi all'ordine del giorno: primo fra tutti quello di come impostare il percorso fino al referendum che dovrebbe essere svolto in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2011, salvo elezioni politiche primaverili che andrebbero a complicare il quadro con possibile slittamento di un anno del voto referendario. Qualunque sia la data della consultazione la prima sfida da vincere è quella di portare circa 25 milioni di italiani a votare. A tal fine sarà necessario avere un Comitato referendario promotore strutturato che imposti una campagna d'informazione capillare sul territorio.

Nel frattempo ci sono varie scadenze (vedi ad esempio quella della soppressione delle Autorità di ambito) su cui il Movimento per l'acqua consolidatosi proprio in seguito alla raccolta firme, dovrà posizionarsi. All'assemblea di Firenze, si torneranno poi ad affrontare alcuni "nodi" che non sono stati completamente sciolti, cioè come organizzare la gestione pubblica dell'acqua (attraverso quali formule) che non significa semplicemente un ritorno al passato, come articolare la regolazione e il controllo, come finanziare e con quali risorse il servizio idrico. Secondo quanto riportano gli organizzatori a Firenze non saranno elusi gli aspetti globali del governo dell'acqua (che hanno sempre risvolti locali) che riportano ad un modello economico non più sostenibile, iniquo, con conseguenti pressioni sulla risorsa idrica attuate da tutti i settori di utilizzo antropico, ed effetti come i cambiamenti climatici che vanno contrastati nelle cause scatenanti e "assecondati" anche attraverso misure di adattamento.

L'Unep lo ha ricordato anche recentemente: la questione ambientale non può essere separata da quella umana, anzi agendo sulla prima, migliorando gli ecosistemi, consumando meno suolo e gestendolo più efficientemente si otterranno benefici anche sulla seconda. Questa dimensione non è ancora chiara al Consiglio mondiale dell'acqua governato dalle multinazionali che tornerà a riunirsi a Marsiglia nel 2012.

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