[20/08/2009] News

In Russia finisce la licenza ad inquinare (a basso costo)

LIVORNO. Il presidium del governo russo oggi ha esaminato una proposta del ministero delle risorse naturali e dell'ecologia che entro il 2016 punta ad aumentare di 25 volte la tassa sugli scarichi dei reflui delle imprese se i oltrepassano i limiti di legge.

Secondo una fonte del ministero citata dall'agenzia Ria-Novosti «Attualmente ogni impresa può scaricare solo una determinata quantità di reflui secondo lo standard sugli agenti inquinanti per unità di acqua utilizzata definito dal ministero delle risorse idrauliche. Se l'impresa oltrepassa questa quota senza il permesso del ministero delle risorse idrauliche, è tenuta a pagare 25 volte più caro del prezzo normale.

Al contrario, se questa stessa impresa ottiene l'autorizzazione del ministero, non paga che 5 volte più caro. E' una fonte di corruzione, perché è l'ispettore del ministero che decide se l'impresa deve pagare caro o meno. Noi vogliamo abrogare questo regolamento per far pagare a tutte le imprese il superamento del limite 25 volte più caro entro il 2016. A partire dal 2016 pagheranno 120 volte la normale tariffa».

Insomma si passerà dalla licenza ad inquinare a basso prezzo e secondo le simpatie dei funzionari alla licenza di inquinare tutti allo stesso prezzo e poi ancora più caro. Una specie di rovesciamento del chi inquina paga tanto caro agli ambientalisti di tutto il mondo al paga (caro) per inquinare.

Comunque il ministero russo delle risorse naturali e dell'ecologia ha fatto circolare anche qualche cifra preventiva: per allinearsi alle norme esistenti, le imprese del più vasto Paese del mondo dovranno investire 720 miliardi di rubli (16 miliardi di euro) per costruire impianti di depurazione delle acque di scarico.

E' evidente che sulla questione c'è uno scontro interno al governo Putin e che il ministero dell'ecologia si trova oggi in una posizione di forza rispetto a quello delle risorse idrauliche dopo il disastro della diga Sayano-Shushenskaya che in Russia ha suscitato grande impressione e preoccupazione a causa del pesante bilancio di vittime umane e per l'esteso inquinamento sullo Yenessei.

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