[13/09/2010] News toscana

Caccia, domani in Consiglio regionale una proposta di legge sui richiami vivi

FIRENZE. Domani in Consiglio regionale della Toscana, sarà portata all'ordine del giorno una proposta di legge (n.19/2010) relativa alle attività di cattura degli uccelli selvatici a fini di utilizzo come richiami vivi nell'esercizio della caccia. A sottolineare l'anomalia dell'urgenza e una netta contrarietà nei contenuti la Federazione della sinistra/Verdi per voce del Consigliere regionale Mauro Romanelli: «Con un'urgenza anomala è portato, la mattina in Commissione e quindi subito il pomeriggio stesso in Aula, nemmeno si trattasse di provvedimenti urgentissimi a seguito di un terremoto, un provvedimento che già l'anno scorso fu ritenuto illegittimo dalla Corte Costituzionale e quindi annullato con sentenza dello scorso Luglio. Sono stupito che si voglia votare un testo simile, nonostante gli stessi Uffici giuridici della Regione abbiano ben evidenziato che tale proposta di legge sia suscettibile d'illegittimità costituzionale, perché non conforme ai dettami della Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e sia incoerente rispetto alla normativa regionale di settore».

Romanelli poi interroga direttamente su alcune "indiscrezioni" ricevute: «La cosa più grave è che questa materia necessiterebbe del parere positivo da parte dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), parere richiesto espressamente dalle norme nazionali in materia: ebbene, ci risulterebbe che la Giunta Regionale abbia acquisito questo parere e che esso sia negativo. E` vero? E se è vero, perché la Giunta non lo dice e non si esprime contro la Proposta di legge? Ormai in Toscana tutto lo schieramento politico è succube delle lobbies dei cacciatori e certamente questa volta non si possono neanche invocare presunti danni all'agricoltura. Sapevamo bene che la tutela dell`agricoltura era solo una scusa, e questa ne è la conferma».

Sulla stessa linea del Consigliere di Fs/Verdi anche il Wwf Toscana che ha scritto una lettera a tutti i Consiglieri regionali invitandoli a votare contro un provvedimento clamorosamente illegittimo e gravemente lesivo di un patrimonio di tutti come la fauna selvatica. «Chiediamo che il Consiglio regionale non si macchi di un affronto all'ambiente e alla legalità, come sarebbe quello di approvare un simile provvedimento, i cui contenuti sono già stati dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale e che ci porrebbe in contrasto con le normative nazionali e con la Comunità europea (con conseguente anche possibile procedura di infrazione comunitaria)».

L'associazione ambientalista non comprende come si possa "ritornare" sui richiami vivi, ritenuti una delle pratiche venatorie più anacronistiche e crudeli, con l'utilizzo di uccelli vivi come richiami, «uccelli strappati alla libertà e condannati a una vita di prigionia e sofferenze, per cantare da una gabbietta attirando verso il cacciatore i loro simili».

Romanelli concludendo ritorna sugli aspetti normativi: «al di là da cosa si pensa sull'attività venatoria, non si può certo approvare un provvedimento con siffatti vizi di forma e di contenuto e certo rattrista pensare che si voglia giocare sui tempi, ben sapendo che una nuova pronuncia della Corte Costituzionale arriverebbe a stagione di caccia conclusa».

 

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