[10/09/2010] News

Dall'Ue arrivaNO "Conoscenze oceanografiche 2020" per una crescita intelligente e sostenibile

LIVORNO. Nel 2009 la Commissione europea è stata invitata dal Consiglio sulla politica marittima integrata a presentare proposte per migliorare l'utilizzazione delle conoscenze scientifiche sull'ambiente marino. Adesso la Commissione risponde all'invito con la comunicazione "Conoscenze oceanografiche 2020: dati e osservazioni relativi all'ambiente marino per una crescita intelligente e sostenibile". Con tale atto la Commissione propone un approccio maggiormente coordinato a livello di raccolta e di assemblaggio dei dati marini e illustra un piano d'azione in cui le diverse iniziative politiche europee costituiscono elementi di un sistema complessivo.

E lo fa a partire dall'assunto che le informazioni pubbliche sono fondamentalmente un bene pubblico di cui può beneficiare una vasta gamma di parti interessate, mentre le applicazioni sono più specialistiche e per quanto la riguarda si può agire tramite il mercato o tramite iniziative politiche mirate.

Si pone, dunque tre obiettivi per il miglioramento delle conoscenze oceanografiche: ridurre i costi operativi e i ritardi per coloro che utilizzano i dati marini (nello specifico: sostenere la competitività dell'industria privata nell'economia globale e affrontare la sfida della sostenibilità; migliorare la qualità del processo decisionale pubblico a tutti i livelli; rafforzare la ricerca scientifica oceanografica); aumentare la concorrenza e l'innovazione fra utilizzatori e riutilizzatori di dati oceanografici, consentendo un più largo accesso a dati di provata qualità, disponibili rapidamente e coerenti; migliorare l'affidabilità delle conoscenze relative a oceani e mari, costituendo in tal modo una base più solida per la gestione dei cambiamenti futuri.

Fra l'altro, questi obiettivi contribuiscono direttamente ad alcune iniziative faro enunciate nella strategia Europa 2020, tra cui ''L'Unione dell'innovazione", "Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse" e "Una politica industriale per l'era della globalizzazione".

Secondo una stima prudente, la creazione di una rete integrata in sostituzione dell'attuale frammentato sistema di osservazione oceanografica comporta benefici valutabili in 300 milioni di euro annui.  Oltre a ciò, un uso più razionale dei dati porterà non soltanto a una migliore efficienza, ma anche alla scoperta di nuove possibilità d'innovazione e di crescita.

Del resto, il miglioramento delle conoscenze in materia di mari e di oceani - che costituiscono il 71% della superficie del nostro pianeta - è uno dei tre strumenti trasversali previsti dalla politica marittima integrata. Le conoscenze oceanografiche possono contribuire anche al conseguimento degli altri due strumenti: migliore pianificazione dello spazio e sorveglianza marittima integrata.

Anche perché, non è possibile prevedere la portata delle future mutazioni nei sistemi oceanici, l'impatto che queste avranno sull'attività umana e le conseguenze sugli oceani dei cambiamenti del comportamento umano se non si comprende come il sistema funzioni ora e come abbia funzionato in passato.

Inoltre, la conoscenza è necessaria per conseguire un buono stato ecologico delle acque marine, in conformità alla direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino, che costituisce il pilastro ambientale della politica marittima integrata.

Non a caso la conoscenza rappresenta una componente fondamentale del piano per integrare la ricerca marina e marittima,  nonché un contributo all'agenda digitale europea.

E in generale, nell'economia globale interconnessa, la conoscenza rappresenta il motore della sostenibilità e pertanto un elemento essenziale al fine di conseguire sviluppo intelligente nell'Unione europea.

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