[09/09/2010] News

La Cina guarda al futuro pensando ad accumulare minerali

FIRENZE. La Cina da buona "formica" considerati anche i suoi ritmi di crescita, guarda avanti e lavora per avere a disposizione anche in futuro riserve di materie prime che le possano garantire margini di sviluppo e competizione sul mercato. Per quanto riguarda i minerali il presidente dell'associazione di settore Xu Xu, ha dichiarato che la Cina  dovrebbe dotarsi di un sistema per accumulare riserve strategiche da impiegare nel caso di improvvisa scarsità di queste risorse: «L'importazione di minerali e di prodotti finiti derivati è diventato uno dei colli di bottiglia del nostro sviluppo industriale e potrebbe trasformarsi in una minaccia per la sicurezza economica della Cina».

In effetti la Cina è uno dei più grandi utilizzatore di minerali al mondo, importa già rispettivamente il 40% e il 60% del suo fabbisogno di risorse cruciali come il rame e il minerale di ferro per cui non è pensabile nemmeno una interruzione momentanea di questi materiali volendo mantenere le produzioni in attività e confermare i progetti a lungo termine. «Il sistema potrebbe essere diretto dall'Ufficio nazionale per le riserve, con una suddivisione di compiti tra le aziende pubbliche e quelle private- ha ripreso Xu- le prime incaricate di accumulare le risorse e le seconde di gestire la produzione».

Intanto la grande nazione asiatica sta già correndo ai ripari ed ha tagliato del 72% per la seconda metà del 2010, la quota di "terre rare" destinate all'esportazione. Si tratta dei 17 metalli inseriti in basso nella Tavola periodica degli elementi, ma la cui importanza è sempre più determinante per gli equilibri strategici globali. I minerali terre rare (cerio, lantanio, europio, itterbio, etc.) di cui la Cina è il principale paese esportatore al mondo, sono necessari nella realizzazione di componenti delle macchine a tecnologia avanzata (computer, iPhone, lampadine a basso consumo, componenti per le pale eoliche, fino ai sistemi di controllo dei missili balistici e dei carri armati - oltre che per le batterie al litio e i motori elettrici per le automobili ''ibride''). Pechino oltre all'intento di accumulare riserve strategiche ha fatto anche valutazioni di carattere ambientale dato che l'estrazione di queste risorse comporta spesso dei costi non più sostenibili per il territorio.

Torna all'archivio