[01/09/2010] News toscana

Firenze alla ripresa d'autunno

FIRENZE. Mentre il sindaco di Firenze Matteo Renzi è impegnato (legittimamente) in un aspro confronto a livello nazionale, tutto interno al Partito democratico, lentamente la città sta riprendendo i suoi ritmi frenetici consueti, che raggiungeranno l'apice con la riapertura delle scuole e con la stagione autunnale.

Autunno che si annuncia "caldo" intanto per le decisioni da prendere sui temi urbanistici. Il sindaco pare che voglia adottare il Piano strutturale per la metà di ottobre e per ora sta raccogliendo consigli ed indicazioni di cittadini, associazioni e categorie economiche.

I tempi sono un po' stretti per progettare la Firenze del futuro che ha necessità di confrontarsi non più con una dimensione strettamente cittadina, ma con il territorio metropolitano. Il dibattito istituzionale è da tempo avviato e la Piana Firenze, Prato, Pistoia è il luogo fisico, il banco di prova, dove poter sperimentare quel Piano strutturale unitario d'area che sarebbe necessario ed opportuno.

La regione Toscana attualmente è attrezzata per poter dare una mano verso l'adozione di questo percorso, ma come è stato possibile vedere in questi mesi, troppe sono le diversità di vedute tra i vari soggetti istituzionali che fanno capo a questo territorio. E non su questioni secondarie.

Sul tipo di sviluppo da dare all'aeroporto (e sulla questione della pista parallela all'autostrada), sulle funzioni da progettare o mantenere all'interno del Parco della Piana, sulla metroferrotramvia, sulla cittadella Viola... La strada è tutta in salita, ma vale la pena comunque di mettere il "rapporto giusto" ed imboccarla.

Firenze gioca un ruolo determinante in questo scenario ma deve anche avere l'umiltà di ascoltare le istanze e le proposte dei comuni contermini e degli altri livelli istituzionali coinvolti (province e regione) e infine saper trasformare le "suggestioni" sul Parco della Piana e sul Parco fluviale dell'Arno, in realtà.

Intanto vista la scadenza del Piano strutturale è necessario che l'amministrazione dia risposte immediate e non contraddittorie su molti temi: se si annuncia opportunamente "consumo di suolo zero" (anche perché quasi tutto già impegnato da decisioni prese dalle precedenti amministrazioni) si deve spiegare meglio il significato degli annessi commerciali del "Parco a tema" nell'area confinante con Sesto fiorentino.

Se preoccupa, giustamente, il sottoattraversamento per il nodo Tav e la stazione Foster per i danni possibili agli edifici in seguito agli scavi della galleria (non è di poco conto il lavoro che sta facendo l´Osservatorio ambientale presieduto da Pietro Rubellini), non è possibile pensare ad un mega passante urbano per le auto da attuarsi in sotterranea o a passaggi della tramvia sotto piazza Duomo; se vogliamo rendere più respirabile l'aria di Firenze e meno caotico il traffico urbano privato non basta la pedonalizzazione di piazza Duomo (le opinioni su questo provvedimento sono contrastanti e il sistema è perfettibile ma rimane a nostro avviso un atto coraggioso e meritorio), è necessario adottare un piano per il trasporto delle merci e scoraggiare l'utilizzo del mezzo privato rendendo più efficiente il sistema di trasporto pubblico già in essere (in attesa degli effetti della "cura del ferro"), completando poi una rete di mobilità ciclabile alternativa che seppur aumentata (grazie a provvedimenti della scorsa legislatura) non è ancora completamente funzionale.

Nello stesso tempo si deve tornare ad un maggior controllo del rispetto delle regole della strada che portano anche ad un minor utilizzo del mezzo privato. Non si possono chiudere gli occhi di fronte alla sosta selvaggia (automobili in sosta negli spazi per i residenti, auto presenti in doppia fila in aumento..), non si possono effettuare "controlli blandi" durante i provvedimenti antismog che guarda caso il sindaco aveva definito poco efficaci. Alcune dichiarazioni magari fatte con intenti di provocazione sono tradotte da alcuni in una maggiore possibilità di non rispettare le regole senza incorrere in sanzioni.

Per migliorare la vivibilità in questa città è necessaria la collaborazione di tutti (ben vengano anche gli "Angeli del bello" ) ma per portare Firenze all'altezza delle città europee ed extraeuropee più avanzate in tema di servizi ai cittadini residenti e turisti, c'è bisogno di un'amministrazione ben concentrata e competente che sappia compiere scelte, tutte, nella direzione della sostenibilità.

 

 

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