[24/08/2010] News

Nucleare indiano: maoisti, Trinamool e pescatori fanno scappare i russi da Haripur

LIVORNO. La costruzione della centrale nucleare di Haripur, nel distretto di East Midnapore dello Stato indiano del Bengala Occidentale, è appesa ad un filo a causa delle proteste dell'All India Trinamool congress party, un partito di sinistra nemico dei due partiti comunisti indiani, e soprattutto dei maoisti naxaliti. I russi di Rosatom, che dovrebbero costruire la centrale, hanno chiesto al governo centrale indiano di spostare la centrale in un'area più sicura e dove ci siano meno problemi politici. Il Dipartimento dell'energia atomica dell'India (Dae) ha confermato di aver ricevuto dal monopolista del nucleare russo Rosatom la richiesta «di prendere seriamente in considerazione l'assegnazione di esso un altro sito».

Eppure l'area costiera di Haripur era stata scelta solo l'anno scorso proprio per la sua bassa densità di popolazione e dopo il governo del Bengala Occidentale, amministrato dal Partito comunista indiano marxista), aveva espresso interesse e consenso per la sua realizzazione. Avevano fatto male i calcoli, perché è immediatamente partita una campagna contraria, gestita in competizione dal Trinamool e dai maoisti, che ha fatto presa sulle le comunità locali di pescatori. Una situazione simile si sta verificando, sempre nel West Bengala, nell'altro sito di Nandigram.

I russi hanno deciso di gettare la spugna ad Haripur anche se avevano già ottenuto a gennaio tutte le autorizzazioni ambientali necessarie. The Times of India spiega che alla fine nell'area dovevano essere costruiti 6 reattori ed inizialmente dovevano essere costruite due centrali da 1.000 MW. I lavori dovevano iniziare entro quest'anno.

Il Site selection committee del Dae sta sorvegliando da vicino gli sviluppi della situazione e i russi hanno detto di essere molto preoccupati per la protesta antinucleare, iniziata per i timori dei pescatori per un aumento della temperatura delle acque del mare causata dagli scarichi degli impianti, che è diventata poi una spinosa questione politica che potrebbe diventare militare se la guerriglia maoista naxalita dovesse decidere di passare dalle proteste ai fucili, o magari se dovesse farlo, come già successo, il governo.

Le proteste inizialmente guidate dalla leader del Trinamool Mamata Banerjeege (nella foto), sono aumentate dopo che il Partito comunista dell'India (Marxista), il Cpm che governa il Bengala Occidentale, ha detto che la decisione di fare la centrale nucleare riguardava solo il governo centrale di New Delhi. E' allora che Rosatom si è convinta a chiedere agli indiani di trovare un altro sito. E pensare che solo luglio Srikumar Banerjee, della Atomic Energy Commission aveva assicurato che Il governo del West Bengala era entusiasta di avere la centrale nucleare ad Haripur.

Il paradosso è che il Trinamool partecipa a New Delhi al governo indiano che vuole a tutti i costi la centrale, anche se già a gennaio aveva messo in guardia i suoi alleati del Partito del Congresso che la gente si sarebbe opposta alla realizzazione della centrale: «Come possono il governo centrale e quello dello Stato andare avanti quando sono pienamente consapevoli dell'opposizione popolare al progetto?», chiese il suo ministro allo sviluppo rurale Sisir Adhikary.

Maoisti e sinistra hanno messo nei guai gli ex compagni russi: solo poco tempo fa il capo di Rosatom, Sergei Kiriyenko, aveva annunciato all'agenzia Ria Novosti che la Russia era pronta a costruire 12 unità di energia nucleare a Kudankulam e Haripur e che un'altra centrale sarebbe stata presto assegnata dagli indiani a Rosatom, portando il numero totale dei reattori a 16. Haripur era una parte importante dei piani del governo indiano per conseguire il suo obiettivo di 30.000 MW di produzione di energia nucleare entro il 2030.

Il Dae sta provando a trattare con i manifestanti ad Haripur, senza per ora ottenere nessun risultato, ma non demorde: «I russi sono preoccupati per la situazione, ma noi abbiamo detto loro che siamo ancora ottimista in proposito - ha detto al Times of India un alto funzionario governativo - Oltre a Kudankulam e Haripur, alla Russia stato promesso un sito in più ad Haripur ma se non si concretizzerà, al suo posto dovrà essere assegnato ancora un altro sito».

Sembra il mercato del bestiame, invece si sta parlando di centrali nucleari, le nuove vacche sacre della politica indiana.

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