[19/08/2010] News

Perle d'agosto, 2: Io propalo, tu propali, egli epiteta: il nucleare obsoleto perfino nella comunicazione

ROMA. Il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare si trova costretto a fare presente al disinformato Maurizio Zipponi, Responsabile Lavoro e Welfare di Italia dei Valori, che in Francia sono attivi 58 reattori nucleari di elettrogenerazione, che contribuiscono al 78% dei suoi fabbisogni elettrici; in Germania sono attivi 17 reattori nucleari, che producono circa il 27% del fabbisogno elettrico con una potenza installata di 20.339 megawatt. Inoltre, attraverso l'elettrogenerazione con centrali alimentate a carbone la Germania soddisfa circa il 47% dei suoi fabbisogni elettrici, mentre il fotovoltaico contribuisce in termini di energia con meno dello 0,5%, nonostante i 3.800 megawatt elettrici di potenza di tale tipo installata. Si fa notare all'ecotalebano Zipponi come la resa energetica del fotovoltaico sia, a parità di potenza installata, oltre 10 volte minore di quella che viene erogata da una pari potenza nucleare. Inoltre, il chilowattora cosiddetto rinnovabile spreme consistenti risorse dalle tasche del cittadino utente o contribuente.

L'ecotalebano Maurizio Zipponi non sembra infatti essere a conoscenza che tutte le fonti rinnovabili si reggono su generose regalie dei governi, i quali, a cominciare da quello tedesco e francese a quello spagnolo, hanno iniziato a decurtarle proprio a causa del loro impatto negativo sull'economia. In Italia si è cominciato a parlare di tagli a queste generosissime regalie dopo le dimissioni del ministro Claudio Scajola, provocando violentissime reazione dei signori delle rinnovabili che fanno floridi affari grazie a questo tipo di predazione energetica in bolletta. Senza regalie le rinnovabili non si reggerebbero, ma contro ogni evidenza Zipponi epiteta il nucleare come fonte obsoleta e costosa. E la stampa con un inqualificabile atteggiamento censura, probabilmente anche in questa occasione censurerà, chi, come il Cirn, porta, peraltro documentate, argomentazioni contrarie.

«Nel constatare un approccio settario, censorio e in aperto contrasto con le regole di completezza e pluralità dell'informazione imposte dalla deontologia professionale - dichiara con profonda amarezza l'ingegner Giorgio Prinzi, Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare - provo imbarazzo, essendo anche giornalista pubblicista, nell'avere come colleghi, sia pure della categoria dei professionisti che conseguono tale titolo dimostrando di sapere mettere insieme su un argomento a tema una ventina di righe e senza che venga loro richiesta specifica professionalità nei settori che andranno a trattare, giornalisti che fanno informazione con un approccio che appare ideologico, fideistico, avulso dalla realtà oggettiva. Professionisti di questo genere, che compromettono anche l'immagini e la credibilità di noi pubblicisti, dovremmo cacciarli a pedate dall'Ordine in cui siamo maggioranza numerica».

Certo, non tutta la stampa ha lo stesso approccio di regime, ma come nel caso dell'articolo alla pagina web http://www.ilgiornale.it/interni/il_grande_flop_fotovoltaico/22-03-2010/articolo-id=431445-page=0-comments=1  si tratta di un pezzo di un editorialista che non è giornalista professionista, anzi è lo scritto di un accademico non iscritto o non ancora iscritto all'Ordine dei Giornalisti, neppure come pubblicista. Sembra che per diventare docenti si debba scrivere più di una ventina di righe su materie che si deve dimostrare di conoscere a fondo, non come certi cronisti che scrivono di energia facendo confusione tra chilowatt e chilowattora.

«Al contrario dell'esponente di Italia dei Valori - prosegue il Segretario del Cirn - chiediamo al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di accelerare il programma nucleare, perché solo godendo del più basso costo dell'energia prodotta da tale fonte la nostra economia potrà rilanciarsi al ritmo di quelle che già godono del beneficio della produzione da fonte nucleare, come quella francese e quella tedesca a sproposito citate da Zipponi. Al ministro Giulio Tremonti il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare chiede invece di provvedere ad estirpare al più presto, eliminando ogni regalia a loro sostegno, il cancro delle rinnovabili che creano virtuali e costosissimi pseudo posti di lavoro, che con il loro onere economico mettono in crisi l'economia produttiva sana, come è avvenuto nelle isole maggiori con il caso Alcoa, in Sardegna, e la Fiat di Termini Imerese, in Sicilia».

Suggeriamo a quanti non ci credono o, come i pii giudici del Sant'Uffizio che condannarono Galileo anteponendo la verità di fede al dato oggettivo, la lettura del documento di cui a seguire pubblichiamo come illustrazioni le tre pagine di apertura. Precisiamo che l'eventuale difficoltà a leggerlo è dovuta al testo in inglese, non al fatto che sia stato redatto in molisano stretto.

Purtroppo l'incompetenza di molti politici ed esponenti di partito e il modo settario ed univoco di fare informazione della stampa ideologicamente asservita sono stati quanto mai quanto mai perniciosi per gli interessi dell'Italia. Riportiamo quanto scritto al riguardo in un articolo del 22 febbraio 2010 da Rinaldo Sorgenti, Vicepresidente di Assocarboni e Vicepresidente della Stazione Sperimentale per i Combustibili, uno di quei tecnici verso le cui affermazioni gli attuali sommi giudici dell'informazione hanno un atteggiamento omologo a quello dei pii giudici che condannarono Galileo. Si diventava giudici del Santo Uffizio per saldezza di fede; oggi purtroppo si diventa in genere professionisti dell'informazione per saldezza di fede politica ed ideologica.

«La Germania (con circa 81 milioni di abitanti), che emette ogni anno 1.230 milioni di tonnellate di CO2 ed ha il 47% di carbone nel mix energetico, - conclude il suo scritto Rinaldo Sorgenti, Vicepresidente di Assocarboni - appare già sotto del 2,8% rispetto al "tetto" di emissioni di CO2 loro assegnato (eccedenze di oltre 40 milioni di tonn./anno!), mentre l'Italia (con circa 58 milioni di abitanti), con i propri 520 milioni di tonnellate/anno di CO2 ed il 59% di gas nel mix energetico nazionale, appare in ritardo per circa il 13% rispetto al "tetto" di emissioni di CO2 assegnatoci. Vi sembra che Italia e Germania siano state trattate nello stesso modo? Per non parlare poi della Francia e della Gran Bretagna. Nella speranza di aver contribuito a fare un po' di chiarezza, invito tutti a documentarsi meglio su tutti questi argomenti ed a pretendere maggiore informazione tecnica per poter meglio valutare tutti questi argomenti, così importanti per noi tutti».

Con politici ed esponenti di partito che prendono posizione solo per convinzione fideistiche talebane e con una stampa che sistematicamente censura quanti li controbattono, non può esserci speranza alcuna. Presidente Silvio Berlusconi, anche questo è uno dei tanti problemi che dovrà affrontare e risolvere.

 

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