[18/08/2010] News toscana

Le associazioni di Carrara scrivono al garante della Toscana: «Da noi non c'č vera partecipazione»

CARRARA. Le Associazioni Legambiente Carrara, Italia Nostra Sezione Apuo-Lunense, Amare Marina, unitamente ai Comitati dei Cittadini di Carrara hanno inviato una lettera al garante della comunicazione della Regione, Massimo Morisi, invitandolo a intervenire sul tema del regolamentoper richiedere un intervento sul regolamento comunale a tutela del diritto dei cittadini alla partecipazione.

Il Consiglio Comunale di Carrara ha approvato, in data 27 luglio 2010, il "Regolamento per l'esercizio delle funzioni del Garante della Comunicazione per i procedimenti relativi agli strumenti di pianificazione territoriale e agli atti di governo del territorio". Ma da un confronto approfondito tra il testo approvato e l'omologo Regolamento regionale emerge secondo le associazioni una palese e profonda differenza:

«La Regione mira a far partecipare i cittadini all'elaborazione delle scelte di pianificazione e, a tale scopo, nomina un Garante perché controlli che il Responsabile del Procedimento operi al fine di garantire la partecipazione di singoli o di associazioni. Il Comune di Carrara, invece, si limita a informare i cittadini su scelte già fatte e imbriglia il ruolo del Garante a collaboratore paritetico del Responsabile del Procedimento la cui funzione è "limitata" all'informazione ex post».

Secondo Legambiente Carrara, Italia Nostra Sezione Apuo-Lunense, Amare Marina il Regolamento Comunale approvato, «è intenzionalmente costruito in modo tale da impedire l'autentica partecipazione popolare alla pianificazione del territorio».

 Le tre associazioni ricordano infine che nel processo partecipativo conclusosi recentemente, promosso dall'associazione "Amare Marina" e finanziato dalla Regione Toscana, il campione di cittadini rappre¬sentativo del¬l'universo della popolazione carrarese ha espresso, sul water front e sull'espansione dell'attuale Porto commerciale di Marina di Carrara, opzioni fortemente divergenti da quelle - urbanisticamente molto invasive - portate avanti dall'Amministrazione Comunale di Carrara (si vedano i report sul sito http://www.portolemieidee).

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