[17/08/2010] News

Mali: prima centrale a jatropa in un comune rurale

LIVORNO. Il 14 agosto a Kébila, un comune rurale del sud del Mali, il ministro maliano dell'ambiente, Tiémoko Sangaré, ha posto la prima pietra di una centrale elettrica a pourghère o bagani, come chiamano in Mali la jatropa (jatropha curcas), che fornirà elettricità a 150 famiglie.

Ibrahima Togola, presidente di Malifolkcenter, l'Ong che ha finanziato l'impianto, spiega che «Questa centrale non fornirà solo l'illuminazione. Permetterà anche di dare impulso allo sviluppo locale facilitando la trasformazione dei prodotti locali. Senza con tare che i contadini che si lanceranno nella produzione di pourghère, avranno uno sbocco sicuro e redditizio».

Il Mali ha un "Programme national de valorisation energétique de la plante pourghère" (Pnvep) per 708 milioni  di franchi Cfa che come obiettivo principale ha quello di promuovere l'olio di jatropa come combustibile in sostituzione del gasolio, nel quadro di uno sviluppo sostenibile che non degradi l'ambiente.

Con il Pnvep il governo di Bamako si propone di elettrificare dei villaggi con gruppi elettrogeni e piccole centrali ad olio di pourghère; la conversione e l'utilizzo dell'olio di jatropa per 20 auto 4x4, che prima funzionavano a gasolio, per il trasporto pubblico tra le comunità rurali; la crescita della produzione nazionale di jatropa per sfruttare anche terreni marginali degli ambienti rurali.

La zona di intervento pilota del programma copre le regioni di Kayes, Koulikoro, Sikasso e Ségou. Il Malifolkcenter ha già un pick-up che funziona a pourghère (nelle foto sotto la pressa per estrarre l'olio di Jatropa)

All'inizio di agosto il governo di Bamako ha avviato un altro progetto destinato a ridurre le emissioni di gas serra per 300.000 tonnellate di CO2 all'anno. Il Mali ha firmato un protocollo d'intesa con l'United States Agency for international sevelopment (Usaid) per la messa in opera di un progetto Reducing emissions from deforestation and forest degradation (Redd+), si tratta del primo progetto di questo tipo non solo in Mali, ma in tutta l'Africa occidentale e punta a preservare la biodiversità sui 200.000 ettari di "foreste classificate" ed aree protette nei dintorni di Bougouni e di Yanfolila, sempre nel sud del Mali.

Secondo Usaid «Permetterà di realizzare importanti risorse finanziarie attraverso la promozione di attività come l'ecoturismo, l'agricoltura, lo sfruttamento, la gestione, la trasformazione e la commercializzazione sostenibili dei prodotti delle foreste».

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