[16/08/2010] News

Noaa: «Il secondo luglio pił caldo di sempre e il 2010 anno record»

LIVORNO. L'analisi mensile dei dati del National climatic data center della National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa) conferma quanto empiricamente e spesso tragicamente vediamo succedere in giro per il nostro pianeta: «Le temperature globali combinate della terra e della superficie dell'oceano, fanno del mese di luglio il secondo più caldo secondo mai registrato, alle spalle del 1998, e la media di gennaio-luglio è la più calda mai registrata. La temperatura media globale della superficie terrestre per i mesi di luglio e gennaio-luglio è stato la più calda mai registrata. La temperatura globale della superficie dell'oceano per il luglio è stata la quinta, e per gennaio -luglio 2010 è stata la seconda più calda mai registrata, dietro il 1998».

Le analisi mensili del National climatic data center Noaa di basano sui dati registrati dal 1880 e i climate services Noaa le mettono a disposizione del governo Usa, delle i prese e dei leader delle comunità in modo da poter prendere decisioni informate.

Il global warming è ormai un'evidenza planetaria, non solo segnata dai disastri, ma scritta nero su bianco nelle cifre: le temperature medie combinate della superficie terrestre e di quella marina hanno fatto del luglio 2010 il secondo più caldo con 16,5 gradi centigradi (61.6 gradi Fahrenheit), cioè 0,66°C sopra la media del XX secolo (15°C). Resiste per un'inezia il record assoluto del luglio 1998, sempre di 16,5°C, ma 61,7°F.

A luglio la temperatura media della superficie mondiale delle terre emerse è stata di 1,03°C (1,85°F) al di sopra della media del XX secolo, cioè 14,3°C (57,8°F), il luglio più caldo mai registrato.

Condizioni di caldo eccezionale hanno dominato vaste aree in Europa, Russia occidentale e orientale e con picchi di temperature più fredde in Russia centrale, Alaska e nel meridione dell'America del sud.

Secondo il Finnish meteorological institute della Fnlandia il record delle temperature globali è stato raggiunto il 29 luglio con 37,3°C (99.0°F), sorpassando il precedente massimo del luglio 1914 di 1,3°C (2.3°F). La Russia occidentale è stata colpita da un'eccezionale ondata di caldo per gran parte del mese: il 30 luglio a Mosca si è registrato un nuovo record dio tutti i tempi della temperatura: 39°C (102°F), che ha superato quello stabilito solo 4 giorni prima: 37,2°C. Prima del 2010 la più temperatura più alta mai registrata a Mosca era stata di 38,8°C, 90 anni fa.

Secondo il centro per il clima di Pechino a luglio la temperatura media in Cina è stata di 22,8°C (73,0° F), 1,4°C (2,5° F) al di sopra della media 1971-2000 e il luglio più caldo dal 1961.

La temperatura della superficie dell'oceano in tutto il mondo è stata do 0,54°C (0,97°F) al di sopra della media del XX secolo di 16,4°C (61,5°F) il quinto più caldo dal 1880, con livelli particolarmente alti nell'Oceano Atlantico. La Niña ha fatto salire la temperatura della superficie del mare in tutta la parte centrale e orientale dell'Oceano Pacifico equatoriale. Secondo il Climate prediction center Noaa, «E' atteso un ulteriore consolidamento de La Niña per tutto l'inverno 2010-2011 nell'emisfero settentrionale».

A luglio il ghiaccio del mare artico ha coperto una media di 8,4 milioni di chilometri quadrati, il 16,9% in meno della copertura media 1979-2000 e il secondo dato più basso dall'inizio delle rilevazioni iniziate nel luglio 1979. Solo nel 2007 c'è stato meno ghiaccio nei mari dell'Artico e si tratta del quattordicesimo luglio consecutivo con estensioni dei ghiacci marini inferiori alla media, l'ultimo luglio con una copertura superiore alla media è a stato quello del 1996.

Va meglio dall'altra parte del mondo: l'estensione del ghiaccio sui mari antartici a luglio è stata superiore alla media 1979-2000 del 4,8%, raggiungendo il record assoluto per il mese di luglio. Secondo il Bureau of Meteorology dell'Australia, «il continente ha ricevuto una media di 34,4 millimetri (1,35 pollici) di precipitazioni nel mese di luglio 2010: questo è del 55% superiore alla media 1961-1990 e il valore più alto dal 1998».

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