[12/08/2010] News

Congo Rdc: la Perenco inquina ancora il mare di Muanda

LIVORNO. La compagnia petrolifera francese Perenco Rep è stata accusata di inquinare la città di Muanda, nella provincia del Bas-Congo, nella parte occidentale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) e di aver sversato rifiuti tossici in mare.

Jean Calude Vuemba, un deputato eletto nel Bas-Congo, ha convocato una conferenza stampa a Kinshasa ed ha detto che «Più di 10.000 pesci sono stati ritrovati morti sulla riva del mare, vicino al villaggio di Tiembe, situato a circa 1 km dalla società petrolifera Perenco Rep. Esigo l'invio sul terreno di una commissione d'inchiesta mista, costituita da delegati del governo centrale, del governo provinciale, da parlamentari, dalle Ong di difesa dei diritti dell'uomo e dell'ambiente in vista di valutare il tasso di inquinamento ambientale causato da questa società in questa parte della Rdc».

La costa di Muanda è l'unico sbocco al mare della immensa Rdc, un brevissimo e vitale corridoio tra l'Angola e la sua enclave petrolifera ribelle di Cabinda.

La Perenco Rep si è installata nella Rdc nel 2000 per sfruttare il petrolio nella zona costiera di Muanda, subentrando alla Total Fina Elf, la sua produzione dichiarata é di 7.000 barili al giorno in cinque stazioni di produzione che hanno da sempre gravi problemi ambientali. In Africa la multinazionale francese opera anche in Congo Brazzaville, Camerun, Eritrea, Gabon e Tunisia, è presente anche nel continente americano in Colombia, Equador, Guatemala, Venezuela ed Usa, mentre in Europa, oltre che in Francia, ha attività in Gran Bretagna.

Ma purtroppo in Rdc quello della Perenco è solo uno dei disastri (e non il maggiore) creato dallo sfruttamento incontrollato delle sue risorse naturali, proprio per parlare di questo si terrà dal 16 al 18 agosto nella capitale Kinshasa una grande conferenza sullo sfruttamento illegale delle risorse naturali e i diritti economici, organizzata dall'Ufficio dell'Onu per i diritti umani in collaborazione con la Conférence international sur la région des Grands Lacs (Cirgl). La United Nations Organization Mission in Democratic Republic of the Congo (Monuc) spiega che la Conferenza di Kinshasa punta a realizzare un partenariato tra le diverse parti interessate alla promozione ed al rafforzamento dei meccanismi «per eradicare lo sfruttamento illegale delle risorse naturali e a integrare la dimensione dei diritti dell'uomo nell'utilizzo delle risorse naturali. La conferenza sarà organizzata in due moduli: il primo modulo raggrupperà il corpo diplomatico accreditato nella Rdc e l'équipe-pays delle Nazioni Unite sotto la presidenza dell'ambasciatrice della Cirgl che rappresenterà il patto regionale, il Pacte régional sur la sécurité, la stabilité et le développement de la région des Grands Lacs, così come la dimensione dei diritti dell'uomo in questo patto.

Il secondo modulo raggrupperà gli esperti nazionali e internazionali attraverso dei panels e dei gruppi di riflessione. Questi esperti sono chiamati a condurre delle riflessioni approfondite sulle questioni relative all'impatto sulla popolazione di un migliore sfruttamento delle risorse naturali».

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