[04/08/2010] News

Il Senato Usa non vota sulla catastrofe Bp... tutto rimandato per ferie

LIVORNO. Il leader della maggioranza democratica in Senato, Harry Reid, aveva chiesto di votare il Clean energy jobs and oil company accountability act, che amplia le responsabilità delle compagnie petrolifere in caso di incidenti e maree nere, ma i senatori hanno deciso che non se ne farà di nulla fino a settembre, quando torneranno dalle vacanze estive.

I repubblicani (e una bella fetta di democratici) sperano che il nuovo "tappo" messo dalla Bp sulla voragine aperta dall'esplosione e dall'affondamento della piattaforma offshore Deepwater Horizon nel Golfo del Messico funzioni davvero (come ha annunciato la multinazionale britannica) e regga a lungo e che l'opinione pubblica si scordi dell'ecocidio avvenuto e in corso, magari distratta dall'avvicinarsi delle elezioni di mezzo termine nelle quali le Big oil stanno già generosamente investendo sugli amici repubblicani per ribaltare la maggioranza in Senato e per mettere davvero un "tappo", ma sui tentativi di far pagare tutti i danni degli incidenti petroliferi ai petrolieri e di approvare il pacchetto di leggi clima-energia.

La sospensione per ferie del voto che avrebbe dovuto allargare le responsabilità (e i risarcimenti) delle Big Oil sta facendo indignare gli ambientalisti. Il più arrabbiato e deluso di tutti sembra Michael Brune, direttore esecutivo di Sierra Club, la più grande associazione ambientalista Usa che ha riposto molta fiducia (evidentemente non ricambiata) nell'azione dei democratici in Senato.

«Dovrebbe essere impensabile che, sulla scia del peggior disastro petrolifero della storia, il Senato non abbia ancora approvato una legge che riterrebbe la Bp responsabile dei danni che ha provocato alle comunità e alle imprese del Golfo. Eppure, siamo arrivati a questo. Oggi, le multinazionali inquinatrici si sono ancora una volta basate su una minoranza di senatori per bloccare l'azione sul Clean energy jobs and oil company accountability act per creare posti di lavoro assolutamente necessari, ritenere gli inquinatori pienamente responsabili dei loro disastri, e ridurre la dipendenza della nostra nazione dal petrolio».

«La Camera ha deliberato di rispondere al disastro Bp e il Senato dovrebbe fare lo stesso. Nei prossimi due mesi Sierra Club farà tutto quanto in suo potere per garantire che i nostri campioni ambientali facciano passare la legge per creare posti di lavoro, diminuire l'inquinamento e aumentare la sicurezza. E terremo conto di quelli che hanno bloccato gli sforzi per ridurre l'inquinamento e creare lavori nell'energia pulita. Restiamo profondamente preoccupati per gli sforzi degli inquinatori di indebolire il Clean air act o la prerogative dell'Epa per ridurre l'inquinamento atmosferico e tutelare la salute pubblica, e continueremo a difendere il Clean Air Act per garantire la salute e il benessere delle famiglie e delle comunità americane».

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