[03/08/2010] News

Ogm: la Task force chiede provvedimenti immediati al governo

FIRENZE. La "Task Force per un'Italia Libera da Ogm" (27 associazioni del mondo agricolo, ambientalista, cooperativo e consumeristico) chiede al governo risposte rapide e interventi tempestivi per far rispettare le leggi dello Stato dopo la semina illegale di mais Ogm in Friuli-Venezia Giulia. «Dopo le dichiarazioni del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan relative ai controlli che i tecnici dell'Ispettorato della tutela della qualità e repressioni frodi (Icqrf) faranno sulla possibile presenza di semi Ogm nelle coltivazioni nei terreni indicati, ci auguriamo in modo tempestivo e coordinato, la "Task force" ha sospeso il presidio davanti alla Prefettura di Pordenone».

Il vasto raggruppamento di associazioni ha quindi ribadito alle istituzioni l'esigenza di un ritorno alla normalità evitando che la maturazione del mais e la conseguente disseminazione di polline possa provocare una contaminazione che avrebbe un impatto devastante sull'ambiente, sulla fauna selvatica, su altri ambiti agricoli, e che non potrebbe essere limitata ai confini amministrativi dei comuni o della regione coinvolta. «Chiediamo quindi l'immediata distruzione dei campi ogm individuati e l'avvio delle indagini giudiziarie - hanno continuato dalla Task force - anche per verificare eventualità che la rete di illegalità e connivenza tra agricoltori responsabili delle semine illegali sia più estesa di quanto oggi appaia. In assenza di interventi risolutivi, la Coalizione non esiterà ad organizzare nuove e autonome forme di protesta  e opposizione, mirate alla rapida individuazione dei responsabili  e alla distruzione dei campi contaminati».

Intanto la Lega nord in Commissione agricoltura al Senato attraverso i suoi esponenti Gianpaolo Vallardi ed Enrico Montani ha espresso la netta contrarietà all'indagine conoscitiva condotta sugli ogm con particolare riguardo alla ricerca e ai riflessi sul settore agroalimentare, da parte delle commissioni Agricoltura e Istruzione del Senato e ha avanzato una proposta che farà discutere: «chiediamo una moratoria non solo nella semina degli ogm ma anche nella importazione di mangimi per animali con organismi geneticamente modificati. Se il mondo ci riconosce che siamo i migliori nella produzione di alimenti sani, dietetici che fanno vivere più a lungo e poi andiamo ad aprire i nostri campi agli ogm, vuol dire che ci facciamo del male da soli per l'ottusità di qualche politico di destra e di sinistra a cui non interessa la salute dei nostri figli. O puntiamo sulla salubrità dei nostri prodotti che sono un investimento per la salute, oppure puntiamo sugli ogm che sul fronte della fame nel mondo non hanno prodotto risultati se non gonfiare le tasche di alcune multinazionali come la Monsanto».

Il Carroccio invita a fermarsi, riflettere e discutere ma sull'argomento pare avere già le idee chiare: «la coltivazione degli ogm è una strada a senso unico, un processo irreversibile; noi esprimiamo un no fermo e convinto agli organismi geneticamente modificati. Ne va del nostro futuro, di quello dei nostri figli e del buon nome dell'agroalimentare italiano» hanno concluso i senatori Vallardi e Montani.

Torna all'archivio