[14/08/2009] News

Secondo l'Iaea continua a crescere l'interesse per l'energia nucleare

LIVORNO. Secondo il rapporto annuale dell'Internationa atomic energy agency (Iaea) «L'interesse mondiale per l'energia nucleare è in aumento, con l'avvio l'anno scorso della costruzione del più gran numero di reattori, dopo decine di anni».

Il rapporto include l'Annual report for 2008, la Nuclear Technology Review 2009 e la Nuclear Safety Review 2008. Inoltre, recentemente è sono stati resi noti una sintesi del Safeguards Implementation Report e l'Annual Report of the Iaea Coordinated Research Activities. Alla conferenza generale dell'Iaea è stato presentato anche il 2008 Technical Cooperation Annual Report.

Secondo il documento «Se l'anno scorso nessun nuovo reattore é stato inaugurato, i lavori sono iniziati in 10 nuovi siti, il maggior numero in un anno dal 1985, portando il numero totale dei reattori in via di costruzione a 44. Alla fine dell'anno scorso, 438 reattori nucleari fornivano circa il 14% dell'elettricità mondiale», una quota molto bassa se viene rapportata al consumo globale di energia.

Il rapporto Iaea conferma che al centro dell'agenda del nucleare restano le preoccupazioni per l'energia, la sicurezza alimentare, la crisi globale del cancro e i cambiamenti climatici.

I progetti di espansione del nucleare civile (e militare) continuano ad essere concentrati soprattutto in Asia, con più della metà dei rettori in costruzione nel mondo, in particolare in Cina.

«Questo si è riflesso in un più ampio numero di richieste di assistenza dell'Agenzia per l'analisi delle opzioni energetiche e per la preparazione e realizzazioni delle centrali nucleari. In particolare, più di 50 Stati membri hanno espresso interesse nel considerare l'introduzione dell'energia nucleare».

Il rapporto, che sarà discusso dagli Stati membri dell'Iaea durante la conferenza generale annuale a settembre. Evidenzia che «Il progetto dell'India di estendere il suo programma di energia nucleare civile nel corso dei due prossimi decenni dovrebbe essere facilitato con l'eliminazione nel 2008 delle restrizioni che erano state fino ad allora imposte per i fornitori di tecnologia nucleare».

L'Iaea dice anche che «Mentre ogni Paese ha il diritto di utilizzare l'energia nucleare come fonte di energia, ha anche la responsabilità di garantire che questa fonte di energia sia impiegata in maniera sicura».

Quel che l'Iaea non dice è che l'India è il Paese meno indicato da portare come esempio di virtù nucleare, visto che non ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare (cosa che invece ha fatto l'Iran) l'eliminazione delle restrizioni al grande Paese asiatico sono il frutto di un accordo "speciale" firmato a febbraio dall'Iaea che nonostante questo prevede solo l'ispezione alle installazioni nucleari civili indiane.

Una "concessione" che non è certo una novità visto che l'Iaea aveva già accesso a 6 reattori nucleari dell'India in virtù degli accordo di garanzia conclusi tra il 1971 e il 1994.

Gli impianti nucleare militari indiani restano off-limits, e New Delhi non ha mai nascosto che il suo attivismo nucleare punta soprattutto a rafforzare la sua potenza nucleare militare, soprattutto come deterrenza e minaccia verso il Pakistan già dotato di quella bomba atomica islamica che i l'Iran non dovrebbe (giustamente) avere.

I due pesi e le due misure usati nell'ingarbugliata politica nucleare mondiale cominciano a diventare così evidenti da essere ormai insostenibili ed indifendibili.

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