[29/07/2010] News

Renato Grimaldi, nuovo direttore Direzione protezione natura ministero ambiente

ROMA. Con una decisione che ha sorpreso molti il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo ha nominato Renato Grimaldi nuovo Direttore della Direzione protezione natura del ministero dell'Ambiente. Grimaldi, laureato in giurisprudenza, 51 anni, che attualmente era nel Gabinetto del Ministro come  Dirigente presso il Servizio di controllo interno e valutazione strategica, ha svolto numerosi compiti dirigenziali all'interno del ministero, succede ad Aldo Cosentino, uno degli uomini più potenti del ministero, oggi in pensione, che ha visto passare molti ministri di diversi colori restando sempre saldamente in sella. Una eredità pesante che forse ha convinto la Prestigiacomo a sparigliare le carte e a scegliere un outsider rispetto ai funzionari che in molti mettevano in testa alla toto-nomina. La scelta di Grimaldi è coraggiosa anche perché il neo-direttore non sembra organico ai partiti di governo.

A Grimaldi sono arrivati subito gli auguri di buon lavoro del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza che definisce quella della Prestigiacomo: «Ottima scelta per rispondere alla crisi del sistema dei parchi italiani, siamo certi che l'esperienza, la competenza e la passione di Renato Grimaldi saranno preziose per la tutela della biodiversità e la gestione delle aree protette, un settore strategico per il Paese che per mancanza di finanziamenti, difficoltà gestionali ed eccesso di commissariamenti sta attraversando  un periodo non facile. Sicuramente, l'attenzione e l'impegno che Grimaldi saprà dedicare sono un buon viatico per il rilancio della protezione della natura in Italia».

La prima patata bollente che si troverà tra le mani il nuovo direttore della Direzione protezione natura è sicuramente quella dei parchi nazionali, la Lipu rilancia l'allarme «Qualcuno sta sottovalutando i gravissimi rischi che stanno correndo i parchi. Quattro milioni di euro stanziati in più per il 2010 sono solo una piccola misura temporanea, mentre dal prossimo anno verranno a mancare ben 24 milioni di euro. La Lipu-BirdLife Italia critica i tono eccessivamente trionfalistici coi quali alcune associazioni hanno accolto la notizia dell'aumento di quattro milioni di euro a favore dei parchi nazionali per il 2010».

Il vicepresidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria, sottolinea la gravità della situazione che rischia di non essere compresa con questi palliativi: «Non capiamo come alcune associazioni possano gioire di questo piccolo risultato a tempo determinato, quando dall'anno prossimo, con un taglio strutturale, non avremo neanche i soldi per garantire il funzionamento delle strutture e gli stipendi del personale».

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