[28/07/2010] News toscana

Il ministero conferma (e giustifica): il Santuario dei cetacei ancora senza una vera gestione

PORTOFERRAIO (Livorno). Dopo aver bloccato lo svolgimento della competizione motonautica nel Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, il ministero dell'ambiente ha fornito ai tre senatori del Pd Francesco Ferrante, Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci, che avevano portato il caso in Commissione ambiente dopo la segnalazione di Legambiente, gli approfondimenti richiesti dopo la replica del sottosegretario Roberto Menia.

I documenti confermano quanto denunciato da Legambiente: il Santuario non è praticamente ancora governato e la quarta Conferenza delle parti dell'ottobre 2009 a Monaco ha approvato 10 risoluzioni che sono in realtà un mandato operativo. Mancano ancora il Segretariato esecutivo e il reggente e l'assistente del Segretariato permanente, anche se il ministero dell'ambiente assicura che i candidati sono già stati individuati. Il supporto al Segretariato dovrebbe essere affidato all'Ispra che ha già dato piena disponibilità. Il ministero dice di aspettare ancora riscontri da parte monegasca e francese.

Il Comitato di pilotaggio italiano si è riunito l'ultima volta il 4 marzo 2010 per ratificare le decisioni della IV conferenza delle parti di 5 mesi prima e per decidere il passaggio del Segretariato all'Ispra. Il Comitato di Pilotaggio era presieduto dal dirigente della Direzione protezione della natura del ministero dell'ambiente, Aldo Cosentino, attualmente in pensione.

I tempi delle riunioni dei vari organismi di Pelagos sembrano geologici e in una "nota sul supporto amministrativo del Segretariato permanente" le parti contraenti si dicono «Molto preoccupati per l'avvenire imminente delle strutture di gestione del Segretariato Permanente dell'Accordo Pelagos». E prendono atto dell'impegno dell'Italia di proporre prima del 15 novembre 2009 le modalità di accoglienza del Segretariato all'interno dell'Ispra. Le modalità amministrative, giuridiche e finanziarie avrebbero dovuto essere esaminate dai Capi delegazione prima del 31 dicembre 2009. La Francia si era impegnata, attraverso la sua Agenzia per le aree marine protette, a facilitare il trasferimento all'Ispra.

Cosa che non è ancora avvenuta, come dimostra la sede abbandonata del Santuario dei cetacei a Genova, eppure le parti scrivevano che «In caso di necessità, una riunione straordinaria delle Parti contraente sarà organizzata il 31 marzo 2010 al più tardi».

Quella riunione d'urgenza non c'è stata e oggi, se Legambiente non se ne fosse accorta, ci sarebbe una gara di motonautica tra l'Elba e l'Argentario, in pieno Santuario internazionale dei mammiferi marini, dove dovrebbe essere vietata dagli organismi tripartiti e da quello nazionale italiano, magari prima che se ne accorgano gli ambientalisti o che arrivino in Senato le interrogazioni.

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