[28/07/2010] News

Roberto Maietti (AssoAutomazione): «Fondamentale investire adeguatamente nelle Smart Grid»

Solo un anno fa eravamo costretti a guardare al mercato con occhi sorpresi, ma anche profondamente preoccupati. Oggi possiamo tornare ad essere più fiduciosi e, credo, più coscienti del fatto che anche ciò che era ritenuto impossibile può capitare. La contrazione media del 30% del mercato dell'automazione con punte fino al 60% per alcuni settori, non è stata solo un brutto sogno, ma l'inevitabile conclusione di una profonda crisi finanziaria che ha avuto un terribile impatto sull'economia reale. Ora dobbiamo guardare avanti. Il nostro compito di uomini di azienda è quello di ricucire le smagliature (colmare le voragini) e di ripartire con rinnovata energia per recuperare il business perduto e per tornare a realizzare bilanci che mostrino crescita sia nel fatturato sia nei profitti. Le premesse per questi risultati ci sono, quindi possiamo finalmente ridefinire le nostre priorità non solo per garantire la sopravvivenza, ma per pensare allo sviluppo, ovvero ritrovare e rilanciare una tensione positiva verso l'innovazione.

L'anno scorso da queste pagine abbiamo cercato di focalizzare l'attenzione sulle energie rinnovabili che in vista dell'obiettivo 20.20.20 risultano essere uno dei temi forti per tutte le economie nazionali, ma anche un interessante settore tecnologico di sviluppo e di applicazione spinta dell'automazione e dei suoi componenti. Quest'anno vogliamo porre l'accento su un tema che è anche figlio delle rinnovabili, ma che si spinge oltre sia in termini di complessità sia in termini di reali opportunità. In questo Osservatorio, parliamo di Smart Grid, un argomento ancora nuovo, certamente non totalmente compreso dal punto di vista pratico e di sistema. Non possiamo parlarne solo da un punto di vista tecnologico, ma neppure dal solo punto di vista economico. Le implicazioni politiche e di pianificazione industriale sono tali da richiedere un'attenzione forte e una coesione e cooperazione da parte del Governo, dell'Autorità, delle Utilities, dell'Industria e dei Fornitori.

Se questo venisse a mancare non si potrebbe garantire una crescita sostenibile e una competitività irrinunciabile per lo sviluppo di questo Paese. Non siamo certi che l'importanza di investire adeguatamente nelle Smart Grid sia stato ben compreso da coloro che sono chiamati a studiare e pianificare il futuro di questa Nazione, per questo cerchiamo da dare il nostro modesto contributo per fare capire meglio perché e cosa si dovrebbe fare per ottenere dei risultati compatibili con le direttive europee, ma anche tali da essere rispettosi di un'evoluzione industriale e tecnologica che richiede una diversa distribuzione dell'energia e un diverso accesso ad essa. Se non riusciremo ad uscire dal paradigma che vede la rete di distribuzione solo rivolta a consumatori tradizionali e a non dare la giusta valenza al doppio ruolo di consumatore/produttore che andrà sempre più diffondendosi, rischieremmo di ritardare investimenti quanto mai necessari.

Con l'affermazione delle energie rinnovabili è cambiata la logica che sovraintende alle reti di distribuzione. Esistono esigenze di bilanciamento e di stabilizzazione della rete che non erano neppure ipotizzabili solo pochi anni fa. Inoltre la conoscenza dei consumi e la diluizione degli stessi lungo l'arco della giornata diventano fattori chiave al fine di un utilizzo consapevole della risorsa energetica che è sempre più critica oltre che costosa. Da questo nasce l'esigenza di disporre ed installare dispositivi di monitoraggio e controllo che rendano possibile lo scambio delle informazioni tra i diversi elementi della rete per garantire un funzionamento efficiente ed affidabile dell'intero sistema distributivo. La rete deve diventare quindi una Smart Grid ovvero "intelligente"; il che significa integrare anche le azioni degli utenti, sia che siano puri utilizzatori o siano anche produttori, al fine di distribuire l'elettricità in maniera economica e sicura.

Si tratta di un profondo cambiamento sia di prodotto sia di processo che deve rispondere a quattro fattori primari: capacità, affidabilità, efficienza e sostenibilità. Stiamo parlando di infrastrutture per le quali la tecnologia, tramite l'automazione, è in grado di offrire le soluzioni necessarie. Per questo ancora una volta ANIE - Asso- Automazione si pone di fronte a questo tema con la competenza che deriva dalle conoscenze e dalle tecnologie dominate dai nostri Associati, per poter contribuire seriamente e positivamente alla modernizzazione di questo Paese.

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