[27/07/2010] News

Anche Vendola dice la sua sui tagli del governo ai parchi nazionali

FIRENZE. Nei giorni scorsi sui tagli della manovra finanziaria del Governo ai Parchi nazionali, si sono espressi in molti per denunciarne anche la scarsa visione prospettica proprio in ambito economico: dall'opposizione in Parlamento, alle associazioni ambientaliste nelle piazze, ai lavoratori che direttamente o indirettamente attraverso l'indotto hanno un introito da questi enti. Sulla questione si è espresso oggi anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (Nella foto) nella sua veste di leader nazionale «Nel 2010, anno mondiale della biodiversità, il Governo taglia del 50% le risorse per i Parchi Nazionali. Con questo taglio l'Italia raggiungerebbe, con soli 17 euro di spesa per ettaro protetto, il triste primato europeo nel minore impiego di risorse per la conservazione di specie e habitat. I parchi italiani svolgono un ruolo fondamentale per il rispetto di impegni internazionali, ha continuato Vendola- come quelli assunti con la ratifica della Convenzione di Rio de Janero del 1992, per le quali lo Stato italiano si è impegnato, ratificando tale convenzione, a intraprendere misure finalizzate alla conservazione della biodiversità». Il presidente della Regione Puglia ricordando le conseguenze di carattere economico che si abbatteranno sul settore ha poi ribadito: «Si tratta di una scelta scellerata, tanto più se si considera che i parchi italiani con le loro iniziative innovative hanno permesso lo sviluppo di economie sostenibili, spesso facendo da traino per i territori interessati». Greenreport lo ripete spesso: parlare di green economy è più facile che praticarla.

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