[27/07/2010] News toscana

Autorità di bacino dell'Arno e Osservatorio ambientale insieme per il "Nodo ferroviario" di Firenze

FIRENZE. L'Osservatorio ambientale sulla realizzazione del "Nodo ferroviario" di Firenze si avvarrà delle competenze specifiche dell'Autorità di bacino del fiume Arno nel settore dell'idrogeologia e delle acque sotterranee, al fine di valutare l'andamento e il corretto svolgimento dei lavori di scavo per la realizzazione del sottoattraversamento. A tal proposito è stato siglato un protocollo d'intesa che prevede un accordo triennale tra lo stesso Osservatorio e l'Autorità di bacino.

«Sono doppiamente soddisfatta di questa collaborazione: come Segretario di un ente autorevole e prestigioso quale è l'Autorità di bacino - ha sottolineato Gaia Checcucci (Nella foto), segretario generale dell'ente- che potrà dare un concreto supporto ai lavori al fine di garantire che tutto si svolga per il meglio; e lo sono come fiorentina poiché questo mi consentirà di poter partecipare da vicino e fornire il mio contributo specialistico insieme al quello dell'Osservatorio, affinché la realizzazione dell'intervento sia rispettosa del sottosuolo e compatibile con l'aspetto idrogeologico così delicato per la nostra città». Nello specifico l'Autorità di bacino offrirà il suo contributo in materia di acque sotterranee, ed in  particolare sulle "interferenze idrogeologiche".

Le attività che saranno svolte comprendono: l'aggiornamento del quadro conoscitivo sul sistema delle acque sotterranee del sottosuolo di Firenze, con i dati ricavabili in seguito ai lavori di scavo; la verifica e successiva analisi delle ipotesi avanzate in sede di fase istruttoria per la ricostruzione del sottosuolo e la modellazione del flusso delle acque sotterranee; la valutazioni su ulteriori sviluppi della modellazione sulla base dei nuovi dati ricavabili a seguito degli scavi; la valutazione su eventuali ulteriori ricostruzioni dei possibili scenari; il contributo alle decisioni dell'Osservatorio ambientale ed eventuali suggerimenti per l'adozione di possibili nuovi interventi di mitigazione.

Il segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Arno, è stato impegnato in un altro protocollo d'intesa siglato in Prefettura a Firenze, questa volta riguardante la protezione delle opere d'arte dal rischio alluvioni: «L'estensione dell'accordo alle opere d'arte private è un ulteriore passo avanti per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale di Firenze nell'attuare significative misure di protezione in caso di alluvioni - ha affermato Checcucci - È stato quantificato, in modo omogeneo, il rischio idraulico per le singole opere, la loro vulnerabilità e, sulla base delle precedenti alluvioni, la probabilità del verificarsi di un evento di piena. L'Autorità di bacino dell'Arno ha messo a disposizione un supporto di elaborazione e distribuzione delle informazioni cartografiche sui danni alluvionali, l'estensione delle aree storicamente inondate e la perimetrazione delle zone indicate a diversi livelli di pericolosità idraulica dal Piano per l'Assetto Idrogeologico del bacino dell'Arno» ha concluso il segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Arno.

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