[26/07/2010] News toscana

Livorno, Nocchi: «Con la manovra, trasporto pubblico a rischio»

LIVORNO. I tagli della manovra finanziaria che andranno a incidere sul trasporto pubblico locale. Ne hanno discusso stamani l'assessore alla mobilità del comune di Livorno Maurizio Bettini, in una riunione promossa dall'assessore provinciale Piero Nocchi. Si è trattato di un primo incontro per aprire una riflessione sulla situazione attuale e su quella che si configurerà alla luce della scelte del Governo in materia di trasporti. La Regione Toscana spende circa 500 milioni ogni anno per il trasporto, di cui 250 circa per il Tpl. Nel 2010 i tagli colpiranno il settore per circa 200 milioni. Si comprende così la gravità della situazione. Secondo Piero Nocchi "si rischia un effetto a cascata per cui a causa del clima di grande incertezza che impone di ragionare quasi esclusivamente in un'ottica di tagli e ridimensionamenti, gli enti locali saranno quelli che dovranno mettere le mani nelle tasche dei cittadini al posto di altri". Il quadro critico implicherà perciò, secondo gli assessori, una riorganizzazione della rete dei servizi e della mobilità locale che sarà tutt'altro che indolore.

Nell'occasione era stato convocato il presidente di Atl Alfredo Fontana per avere chiarimenti sui recenti disservizi creati in seguito ai ritardi o all'annullamento di corse. L'azienda ha spiegato che la causa risiedeva principalmente nell'incremento episodico e del tutto particolare delle assenze, ma che la situazione sta tornando da oggi sotto controllo grazie al contributo di una parte dei lavoratori.

L'assessore Maurizio Bettini, prendendo atto del carattere momentaneo del disservizio e delle sue cause, sottolinea comunque che «siamo dentro una situazione complessiva nella quale la manovra governativa implicherà conseguenze gravi con una forte riduzione dei servizi e del lavoro». «Quello che occorre da parte di tutti - ha concluso l'assessore - è la consapevolezza di ciò che serve per riuscire a portare sui bus una percentuale maggiore di cittadini, in modo da consolidare e semmai migliorare il conto economico dell'azienda».

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