[23/07/2010] News

Basta miniere di fosfati nel paradiso di Christmas Island

LIVORNO. La Phosphate Resources un gruppo che opera a Christmas Island dal 1990, si é vista bocciare  dal governo federale australiano la sua richiesta di espansione della miniera di fosfati. L'industria mineraria australiana non abbandonerà l'isola di  Christmas, visto che la sua attuale concessione scade tra 9 anni, quello che voleva era di ampliare la concessione di altri 250 ettari. Ma il ministro federale dell'ambiente, Peter Garrett, ha detto di no, perché l'ampliamento della miniera di fosfati avrebbe un impatto inaccettabile sull'ambiente e gli habitat degli animali di questo Territorio dell'Australia di 135 kmq e con meno di 1.500 abitanti (in grande maggioranza di origine cinese) che sorge nell'Oceano indiano a sud dell'Indonesia (360 km da Jakarta) ed a ben 2.600 km dalla più vicina città australiana: Perth

Il governo australiano non ha ceduto nemmeno davanti all'offerta della Phosphate Resources di 50 milioni di dollari da spendere in programmi ambientali. D'altronde è davvero difficile pensare a nuove escavazioni a cielo aperto nel Christmas Island National Park, una delle aree più importanti del mondo per gli uccelli marini, dove vivono specie a rischio di estinzione come la Sula di Abbott (Papasula abbotti) e che è l'unico sito di nidificazione del pianeta per la fregata di Christmas (Fregata andrewsi).

Nell'Isola vivono anche più di 20 specie di granchi terrestri, tra cui circa 50 milioni di granchi rossi che hanno reso famosa Christmas Island per le loro migrazione riproduttiva di massa dalle foreste pluviali verso l'oceano. Il sito del Parco sottolinea: «La maggior parte delle persone conoscono Christmas Island come un luogo per i rifugiati. Pochi la conoscono come un luogo di bellezza naturale, dove si è sviluppato un ecosistema unico di piante e animali nel corso di milioni di anni».

Nonostante voglia scavare in questo ambiente unico e fragile, il presidente della Phosphate Resources, Clive Brown è convinto che la decisione sia stata presa dal governo laburista australiano solo per motivi elettorali: «Il nostro contratto di concessione è stato respinto per la seconda volta 5 minuti prima di mezzanotte, il giorno prima dell'avvio della campagna elettorale - ha detto all'Abc - Questo colpo che ci è stato dato è una decisione politica, che non è certo basata su solide conoscenze scientifiche».

Garrett ha ribattuto secco: «Non scelgo io i tempi delle elezioni, ho fatto in modo da considerare tutto il materiale che fosse rilevante per questa decisione su Christmas Island. Ho semplicemente preso una decisione sulla base dei suggerimenti che mi sono venuti dal Dipartimento. I benefici sociali ed economici dell'espansione delle miniere di fosfati non superano l'impatto che avrebbe sull'ambiente e sugli habitat di specie minacciate. L'obiettivo per il futuro di Christmas Island dovrebbe essere il turismo e non il settore delle risorse. Siamo certi e convinti che il futuro a medio e lungo termine e il destino di Christmas Island risieda veramente nello sviluppo del turismo basato sulla natura, non nelle miniere».

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