[14/08/2009] News

Raee, il Consiglio di Stato dà il via libero al decreto 1 contro 1

LIVORNO. L'annuncio fatto dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, lo scorso 7 luglio alla presentazione del "Rapporto annuale 2008 sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia", che «a breve saranno emanate le norme che consentiranno di poter consegnare, senza alcun onere, la propria apparecchiatura non più utilizzabile, come una lavatrice o un frigorifero, al momento dell'acquisto di un elettrodomestico equivalente» potrebbe rivelarsi veritiero.

Il Consiglio di Stato ha infatti dato il via libera allo schema di regolamento attuativo sulla raccolta e gestione dei rifiuti domestici elettrici ed elettronici, il cosiddetto decreto uno contro uno, purché sia chiaro al cittadino quando sostituisce un elettrodomestico, se potrà «scaricare» gratuitamente quello vecchio al venditore.

A livello operativo il decreto prevede che, all'acquisto di un nuovo prodotto, i vecchi apparecchi elettrici ed elettronici possano essere riconsegnati gratuitamente presso il punto vendita e/o presso uno spazio ad hoc individuato dallo stesso rivenditore. L'unico adempimento a carico del consumatore sarà quello di compilare un modulo di consegna che accompagnerà il vecchio prodotto fino al centro di raccolta finale, in modo da tenere una traccia dettagliata dei vari passaggi ed evitare smaltimenti scorretti di rifiuti. Ai punti vendita spetterà quindi l'obbligo del trasporto dei rifiuti ritirati fino ai centri di raccolta dove, suddivisi nei 5 raggruppamenti previsti dalla legge, verranno presi in consegna da Ecodom e dagli altri sistemi collettivi che provvederanno al trasporto presso gli impianti di trattamento e al successivo riciclo.

Il parere del Consiglio di Stato del 23 luglio scorso, n. 1676, che ha approvato lo schema di decreto, ritiene però che su alcuni punti la normativa non sia abbastanza chiara.

In particolare sulla gratuità del ritiro e sui limiti e sulle prescrizioni per la raccolta e il trasporto di specifiche tipologie di rifiuti verso i centri comunali o privati, nonché la realizzazione e gestione di tali centri..L'art. 6 del decreto n. 151/2005, prevede, infatti, il ritiro gratuito da parte del venditore-produttore dell' apparecchiatura usata, all'atto dell'acquisto di una nuova, a condizione che questa sia di tipo equivalente e abbia svolto le stesse funzioni di quella nuova contestualmente acquistata.

Il venditore deve provvedere alla verifica del possibile reimpiego delle apparecchiature ritirate o al suo smaltimento mediante consegna ai centri di raccolta di Raee, che potranno essere, appunto, pubblici o privati. Quello che il Consiglio di Stato, ritiene insufficiente e da migliorare è la determinazione dei casi in cui il venditore può/deve rifiutare il ritiro gratuito lo snellimento delle pratiche di trasporto e raggruppamento dei Raee.

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