[15/07/2010] News toscana

Regione Toscana, Salvadori: «La tutela dell'agrobiodiversitą č valorizzazione del territorio»

FIRENZE. Dopo le notizie pervenute da Bruxelles inerenti il tema degli Ogm, il convegno programmato da regione Toscana ed Arsia «La tutela e la valorizzazione dell'agrobiodiversità: le esperienze regionali a confronto», è caduto a pennello ed è stata l'occasione per l'amministrazione regionale per confermare le politiche di tutela dei suoi prodotti da attuare anche attraverso una nuova normativa.

«La Toscana - ha ribadito l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori (Nella foto) - deve rilanciare un tema fondamentale per la sua agricoltura: la qualità vera dei suoi prodotti. Una necessità imprescindibile per non rischiare la marginalizzazione nei mercati internazionali. La nuova proposta di legge no-Ogm, della quale proprio ieri ho presentato in Consiglio regionale il preliminare, rafforza questa scelta. Qui da noi la tutela della agrobiodiversità è legata alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. In questo ambito possiamo fungere da esempio per tutto il paese. Per quanto riguarda il biologico voglio controlli veri, perché può essere un percorso da seguire senza però che si traduca soltanto in un aumento dei prezzi». Ricordando che la Toscana è stata la prima regione in Italia a fare una legge per tutelare e valorizzare le razze e le varietà locali la direttrice dell'Arsia, Maria Grazia Mammuccini, invita a guardare avanti.

«Dopo la fase della tutela e della valorizzazione è indispensabile attivare quella successiva, della creazione del reddito per le imprese agricole. Oggi è stato un momento di confronto e scambio tra le varie esperienze portate avanti dalle altre regioni attive in questo campo. A questo punto occorre che tutto il lavoro realizzato trovi un coordinamento per collegarsi alle reti ed organismi internazionali. Lavorare per conto proprio genera uno spreco di risorse, ed in una fase così delicata non possiamo permettercelo- ha concluso Mammuccini- messo invece in rete questo sforzo può diventare risorsa e fattore di sviluppo per tutto il comparto». Le parole della direttrice Arsia sono state pienamente condivise dall'assessore. «L'agricoltura in Toscana vive un momento difficilissimo: l'età media dei produttori si aggira sui 62 anni ed il reddito medio si abbassa. Dobbiamo lavorare per invertire questa tendenza, anzitutto puntando, come detto, sulla qualità dei prodotti, ma anche su una migliore distribuzione dei margini lungo tutta la filiera. Non è pensabile aspettare fino al 2013, il nuovo PSR, su questo al regione può fare qualcosa» ha concluso Salvadori.

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