[13/07/2010] News

Legambiente denuncia l'allarme ozono nelle cittą

FIRENZE. Siamo a luglio e fa caldo e questo è normale per le nostre latitudini, ma la criticità dovuta all'ozono ribadiamo è sempre da attribuire prevalentemente al tipo di mobilità che caratterizza le nostre città, in cui a farla da padrone sono i mezzi privati alimentati sostanzialmente a benzina e diesel. L'ozono infatti è un inquinante secondario prodotto dalle emissioni dei veicoli a motore e dalle industrie che liberano nell'aria i cosiddetti precursori (ossidi di azoto e idrocarburi) che in presenza di un forte irraggiamento solare, interagiscono con i raggi solari ultravioletti e formano questo gas. L'ozono può provocare effetti di varia natura sull'essere umano ma sostanzialmente interferisce sulla funzionalità dell'apparato respiratorio ai vari livelli.

L'allarme Ozono è stato lanciato da Legambiente che ha monitorato 81 città insieme al portale www.lamiaaria.it durante  la campagna estiva "Ozono ti tengo d'occhio". I dati non sono incoraggianti: in 39 città è stato superata almeno una volta la cosiddetta "soglia di informazione", ovvero una media oraria di livelli di concentrazione di ozono superiori a 180 µg/m³ misurata per tre ore consecutive, che obbliga le amministrazioni locali ad avvisare la popolazione sui possibili rischi per la salute.

Ad oggi sono già 10 su 52 i capoluoghi che hanno oltrepassato il limite annuale di 25 giorni di superamento giornaliero di ozono, stabilito per la protezione della salute umana dalla nuova normativa. Il triste primato dell'aria malsana spetta ancora una volta a Novara con 59 giorni di ozono off-limits, seguita da Genova (42), Alessandria, Vercelli (40), Matera (36), Asti, Udine (33), Parma (27), Cuneo, La Spezia (25). La classifica, stilata a partire dal 1 gennaio 2010, si basa sul numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 µg/m³, calcolato su una media di otto ore, da non superare per più di 25 giorni l'anno, secondo il valore obiettivo che la normativa europea fissa per il 2010.

«L'aumento repentino dei livelli di ozono che si registra in città non appena le temperature s'impennano, è diventato una costante di ogni estate che non può assolutamente lasciare indifferenti le amministrazioni locali - ha sottolineato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - Il pericolo per la salute è reale e per questo la normativa è diventata più severa. Il problema dell'ozono è strettamente connesso a quello dello smog, ormai cronico per moltissime delle nostre città, per questo servono politiche di contrasto serie da parte di chi governa e azioni strutturali sulla mobilità urbana che promuovano modalità di trasporto sostenibili e scoraggino l'uso del mezzo privato in favore di  quello pubblico». L'informazione costante su questi temi è fondamentale per far conoscere e partecipare i cittadini e funzionare da stimolo per le amministrazioni pubbliche. Per questo motivo il portale www.lamiaaria.it  da più di un anno offre le previsioni della qualità dell'aria per tutti gli 8100 comuni italiani con i consigli su come comportarsi in presenza di inquinamento.  «L'ozono è un inquinante che non ha l'attenzione che merita- ha dichiarato Chiara Metallo, direttore tecnico de LaMiaAria- invece si tratta di una sostanza che può arrecare diversi disturbi alle persone con problemi respiratori (asma, enfisema, bronchite cronica), ai bambini e agli anziani. Inoltre può formarsi anche in aree non inquinate direttamente dall'uomo, durante il trasporto delle masse d'aria che provengono dalle città o dalle aree industriali».

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