[13/07/2010] News

L’Ipcc supera la prova olandese

ROMA. E alla fine l'Ipcc ha superato anche la prova dei Paesi Bassi. L'Agenzia Olandese per la Valutazione Ambientale ha infatti consegnato al governo del proprio paese l'Assessing an IPCC Assessment: An Analysis of Statements on Projected Regional Impacts in the 2007 Report, un'analisi critica del quarto rapporto dell'Ipcc sui cambiamenti del clima e, in particolare, della parte realizzata dal Working Group 2 su impatto, adattamento e vulnerabilità associati ai clima che cambia. Trovando che il lavoro degli scienziati delle Nazioni Unite non è solo corretto, ma molto ben fatto.

A stimolare lo scetticismo interessato del governo dell'Aja erano stati alcuni errori nel rapporto degli scienziati organizzati dalle Nazioni Unite rilevati da alcuni studiosi e amplificati dai media: come la previsione del totale scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya prevista per il 2035 o il fatto che oltre il 55% del territorio olandese si trova sotto il livello del mare (il reale valore è il 26%).

A causa di questa condizione l'Olanda è particolarmente interessata alle previsioni dell'Ipcc, che annunciano per i prossimi decenni proprio un aumento del livello dei mari in associazione all'aumento della temperatura media del pianeta e allo scioglimenti dei ghiacciai, non solo e non tanto alpini, quanto polari. Di qui la decisione del governo di affidare a una commissione una "valutazione della valutazione dell'Ipcc".

Il rapporto è ora pronto e disponibile all'indirizzo http://go.nature.com/wN2TxX. Gli esperti olandesi hanno effettivamente trovato alcuni errori, ma si tratta di dettagli meramente fattuali. L'Ipcc sostiene che gli Africani che, a causa dei cambiamenti climatici, potranno trovarsi senza acqua potabile sufficiente saranno compresi tra 75 e 250 milioni, mentre rifacendo i calcoli la forbice si restringe all'intervallo compreso tra 90 e 220 milioni. Ancora, l'Ipcc sostiene che la produttività della pesca potrebbe diminuire di un valore compreso tra il 50 e il 60%, facendo riferimento a un lavoro scientifico che invece prevede la diminuzione dei venti e delle turbolenze oceaniche del 50 o 60%.

Ma, al netto di questi e di altri piccoli errori di dettaglio, l'analisi olandese sostiene che l'Ipcc ha realizzato un formidabile e corretto riassunto dello stato delle conoscenze esistenti. E che, dunque, i cambiamenti del clima pongono seri rischi alle società e all'e economie dell'uomo.

E l'errore relativo all'estensione delle terre olandesi che si trovano sotto il livello del mare? Beh, con molta onestà intellettuale l'agenzia ambientale dei paesi bassi ha verificato (e riconosciuto) che quei dati sbagliati li aveva forniti lei stessa all'Ipcc.

Il rapporto contiene anche alcune critiche più fondamentali al lavoro dell'Ipcc. È sbagliato affermare, sostengono gli esperti olandesi, che la disponibilità di acqua dolce diminuirà in "tutta l'Asia". Ed è sbagliato mettere in evidenza solo i rischi e gli effetti indesiderabili dei cambiamenti climatici, e non rilevare anche le opportunità e gli effetti desiderabili.

I membri dell'Ipcc rispondono nel merito a queste due critiche più fondamentali, difendendo le loro affermazioni. Ma non negano la loro soddisfazione complessiva. Finalmente qualcuno non si è limitato ad avanzare critiche sporadiche e poco documentate al loro lavoro, ma lo ha sottoposto ad attenta analisi scientifica. Verificando che quel lavoro è sostanzialmente corretto.    

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