[12/07/2010] News toscana

Anche la Toscana sarà presente all'assemblea nazionale dei Consorzi di bonifica

FIRENZE. Mercoledì a Roma si terrà l'assemblea nazionale dei Consorzi di Bonifica e nell'occasione l'Anbi (associazione nazionale bonifiche e irrigazioni) rilancerà per l'ennesima volta al Governo, la proposta di investire in prevenzione territoriale per risparmiare risorse economiche e vite umane, così da contribuire alla ripresa del Paese.

L'Italia è costituita da un territorio fragile e il dato è ormai consolidato: negli ultimi 80 anni si sono registrate ben 5.400 alluvioni e 11.000 frane. Secondo il ministero dell'Ambiente, il 68,6% dei comuni ricade in aree classificate ad alto rischio idrogeologico (in Valle d'Aosta, Umbria, Molise, Calabria e Basilicata addirittura il 100%) che interessano il 7,1% della superficie del Paese, con molti beni pubblici come scuole (3458) e ospedali (89) minacciati da frane o inondazioni. Inoltre si calcola che, annualmente, l'Italia spenda, in media, oltre un miliardo di euro per le emergenze, che vedono coinvolte circa 5.000 persone. Ciò nonostante- informano da Anbi- si registra, anche quest'anno, nel Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef), un'assoluta mancanza di attenzione per i problemi concernenti la manutenzione del territorio.

Tra poco alla ribalta delle cronaca salirà l'emergenza idrica ma nei mesi passati in molte regioni gli eventi meteorologici sempre più violenti hanno reso evidente la situazione di vulnerabilità del territorio italiano Toscana compresa. «La nostra Regione ha evidenziato una forte fragilità territoriale - spiega il presidente dell'Urbat, Fortunato Angelini - e i Consorzi di Bonifica, con la costante presenza sul territorio, svolgono un importante lavoro di prevenzione. Ciò però non basta se non accompagnato da adeguate risorse, come dimostrato dal piano di ordinaria manutenzione presentato alla Regione Toscana nei mesi scorsi». Il governo ha indicato in 44 miliardi di euro (27 per il Centro Nord, 13 per il Sud, 4 per il patrimonio costiero) il fabbisogno necessario per la sistemazione complessiva delle situazioni di dissesto sul territorio nazionale e l'Anbi ha redatto e presentato un Piano pluriennale per la riduzione del rischio idrogeologico: «gli interventi, elaborati dai consorzi di bonifica ammontano a 4.183 milioni di euro da realizzarsi attraverso mutui quindicennali. Una cifra importante pari, però, solo al 20% di quanto speso, nel decennio 1994-2004, per riparare i danni da catastrofi idrogeologiche» hanno concluso da Anbi.

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