[07/07/2010] News

Aspirapolveri da rifiuti di plastica degli Oceani?

FIRENZE. Una grande azienda svedese pone all'attenzione dell'opinione pubblica il problema delle isole di plastica presenti negli oceani, raccogliendo questi rifiuti dalle acque per poi farne aspirapolveri. L'iniziativa di riciclaggio si chiama "Vac from the sea" e pare (ma siamo a dir poco dubbiosi, ndr) non sia fatta a fini commerciali: gli elettrodomestici non verranno venduti, ma esposti in modo da portare l'attenzione del pubblico la questione dell'inquinamento da plastica (secondo Greenpeace ogni anno vengono prodotti quasi diecimilioni di tonnellate di plastica, il 10% dei quali finisce in mare).

Altro obiettivo della campagna ecologica è quello di sottolineare la problematica della scarsa offerta di materie plastiche riciclate (e a monte di impianti di selezione e riciclaggio) a fronte di una maggiore domanda delle aziende per costruire elettrodomestici sostenibili. L'azienda svedese raccoglierà plastica dalle isole di rifiuti galleggianti nel Pacifico, nell'Atlantico, nell'Oceano Indiano e da tre mari europei, e costruirà sei particolari aspirapolveri. «Esistono delle isole di plastica, alcune volte molto grandi di dimensioni pari addirittura allo stato del Texas, che galleggiano nei nostri oceani - ha dichiarato Cecilia Nord, vicepresidente di Electrolux - eppure, a terra, si lotta per entrare in possesso di sufficienti materie plastiche riciclate per soddisfare la domanda di aspirapolveri sostenibili». Secondo gli studi le "isole" di rifiuti potrebbero essere cinque: la più grande, nota come "Pacific trash vortex", è un vortice di spazzatura situata nel centro dell'Oceano Pacifico del Nord grande due volte il Texas. Oltre a questa, lo scorso inverno una spedizione scientifica ne ha scoperta un'altra, formata da piccolissimi pezzi di plastica, nella parte nord-ovest dell'Atlantico e si pensa che ne esistano altre tre simili, nell'oceano Indiano, nel Pacifico del Sud e nell' Atlantico del sud. L'allarme è scattato ultimamente anche in Antartico dove uno studio ha rilevato una nuova ondata di rifiuti di plastica che potrebbero creare la sesta  isola di spazzatura.

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