[12/08/2009] News toscana

Baronti (Legambiente): «Bene il nuovo percorso Tav, sulla stazione valuteremo»

FIRENZE. Soppesare, valutare, fare un lavoro di cesello per porre a bilancio i pro e i contro delle varie ipotesi: questo sembra l'unico modo possibile di affrontare, così come qualsiasi altra vicenda, anche quella delle nuove proposte per il tratto fiorentino della Tav e per la nuova stazione dei treni ad alta velocità. Non esiste, infatti, un modo di attuare questo progetto che non comporti grosse controindicazioni: il dibattito interno alla società e alla politica fiorentina, però, con tutte le sue conseguenze sulla generale politica regionale, si è focalizzato intorno al "tifo" per il tunnel o per il sottoattraversamento, spesso a causa del modo fortemente ideologico e chiuso al dibattito con cui la vicenda è stata affrontata, sia da parte del gruppo dirigente del Pd sia da parte delle opposizioni di centrodestra e di sinistra.

E ora, ecco sul tavolo la "terza via": un tunnel sotto gli attuali binari, con più limitati impatti economici, sociali, e probabilmente sulla falda acquifera. Un progetto comparso nel dibattito solo negli ultimi tempi, e che andrà naturalmente analizzato anche alla luce del progetto annesso per la nuova stazione Tav, dopo che (vedi altro articolo) il sindaco Renzi sembra aver posto fine alle prospettive per la sua realizzazione agli ex-macelli, e si affacciano ora le ipotesi Castello e Campo di Marte.

Per un primo commento, abbiamo contattato il presidente di Legambiente Toscana, Piero Baronti, secondo cui l'idea di un tunnel sotto i binari attuali sarebbe «a occhio e croce sensata», perchè «per il progetto attuale di tunnel c'è tutta una serie di rischi, e ad oggi nessuno, nemmeno l'osservatorio Tav, si sente di dire con certezza se ci saranno danni». E poiché, secondo Baronti, «la preoccupazione maggiore degli ambientalisti è sempre stata, per quanto riguarda il sottoattraversamento, i danni alla falda e i rischi per l'assetto idrogeologico della zona, oltre a quelli ai palazzi e alla Fortezza da basso», ecco che il nuovo progetto assume un senso ad una prima analisi.

Prosegue Baronti: «scavare i binari Tav sotto la linea ferroviaria attuale permetterebbe di portare avanti il progetto per impegnare i binari attuali per una linea di superficie che vada verso Prato, Pistoia e - aggiungo - anche Montecatini terme, poiché è già stato finanziato il raddoppio della linea Pistoia-Montecatini: si profila quindi, da questo punto di vista, una "circonvallazione veloce", una specie di linea Transvesuviana (la ferrovia che collega i centri dell'hinterland napoletano, ndA) che avrebbe grande utilità per i pendolari».

Quindi questo cambiamento è positivo per Legambiente: «credo che il passaggio in sotterranea sotto i binari attuali costerebbe anche meno rispetto al progetto attuale di tunnel - prosegue Baronti - L'unico problema è che per il progetto attuale i contratti sono già stati firmati, e quindi i soldi sono già stanziati: per cambiare il progetto bisogna fare un accordo con tutte le parti in causa (Comune, Regione, Governo, aziende), e senza perdite di tempo come dice l'assessore Conti, perdite di tempo che non piacciono a nessuno. Comunque questo progetto, ribadisco, appare migliore delle altre due ipotesi finora prospettate».

Sulla questione della localizzazione della stazione Tav a Campo di marte o a Castello infine, Legambiente Toscana si riserva di valutare meglio: «Campo di marte è a un passo dal centro, e Castello no, ma quest'ultima è una posizione importante per vari aspetti: occorrerà inoltre vedere come andrà la discussione sul Piano strutturale, quella sul nuovo stadio, eccetera. Inoltre, localizzare la stazione a Castello sarebbe positivo per il progetto di Legambiente per la metro-tramvia dell'area vasta. Insomma, valuteremo approfonditamente i pro e i contro delle due ipotesi».

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