[22/06/2010] News

Cina: misure interprovinciali e regionali contro l’inquinamento dell’aria nelle megalopoli

LIVORNO. Alcune province e municipalità cinesi hanno il triste record dell'inquinamento dell'aria e fino ad oggi le iniziative nazionali non sono riuscite a combattere un fenomeno che sta provocando danni alla salute dei cittadini e che è il sintomo di un più vasto inquinamento ambientale che si sta sempre di più rivelando un gigantesco problema economico.

Secondo una nuova strategia nazionale approvata dal Consiglio degli affari di Stato e reso noto con una circolare, queste province e municipalità dovranno ora cooperare per migliorare la loro qualità dell'aria attraverso misure specifiche che dovranno essere previste per le aree interessate dall'inquinamento atmosferico.

«Le differenti province e municipalità di una regione interessata - spiega la circolare governativa - stabiliranno un meccanismo di prevenzione e di controllo congiunto dell'inquinamento dell'aria. Il meccanismo congiunto dovrà permettere alle autorità per la protezione dell'ambiente di formulare delle misure e delle politiche sui fattori di base , quali le emissioni totali di inquinanti in tutta una regione piuttosto che in una sola provincia. Se gli inquinanti aerei si spostano rapidamente col vento, la prevenzione congiunta con le province vicine sarà più efficace».

Il governo comunista punta sul modello sperimentato durante le Olimpiadi di Pechino del 2008, quando ordinò la chiusura di numerose fabbriche.

All'inizio la nuova strategia verrà attuata in tre regioni a grande tasso di industrializzazione ed inquinamento: Il delta dello Yangtze, il delta del Fiume delle Perles e l'area che comprende Pechino, Tianjin e la provincia dell'Hebei. Si tratta dei tre cuori economici che fanno muovere la Cina, per i quali il governo vanta grandi progressi negli ultimi anni in materia di riduzione di emissioni di biossido di zolfo e di particolato, ma dove evidentemente gli altri problemi di queste megalopoli ormai grandi come nazioni si stanno aggravando, a cominciare dalle piogge acide e dallo smog, come ammette la stessa circolare del onnipotente Consiglio degli affari di Stato.

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