[22/06/2010] News

Guerra del gas, i russi fanno sul serio: Gazprom taglia il 30% alla Bielorussia

LIVORNO. Chi credeva che quello della Russia alla Bielorussia sul gas fosse solo un avvertimento (lo stesso governo di Minsk aveva detto si limiteranno al 15%) o tutt'al più una scaramuccia, ha dovuto ricredersi immediatamente: la nuova guerra del gas russo è cominciata. Oggi Gazprom ha ridotto del 30% le forniture di gas al Paese fratello e l'amministratore delegato del monopolista statale del gas russo, Alexei Miller, ha annunciato nel corso di una riunione di lavoro finita in diretta su Ria Novosti che «Nel corso delle ultime 24 ore, la Bielorussia non ha intrapreso alcun tentativo di regolare il suo debito per il gas russo, il che fa sì che martedi, a partire dalle ore 10,00 di Mosca, le forniture saranno ridotte del 30%».

Solo ieri Gazprom aveva già iniziato il taglio progressivo del gas con una riduzione del 15% che, nelle intenzioni dei russi, dovrebbe progressivamente ed inesorabilmente arrivare all'85% se il regime bielorusso non salderà il debito.

Ieri il vice-premier di Minsk, Vladimir Semachko, aveva cercato di rabbonire gli ex compagni russi: «Pensiamo che nel corso delle prossime due settimane troveremo il modo di saldare il gas, abbandonando la contrattazione del debito. Non nascondiamo di avere delle difficoltà a pagare il gas in valuta in modo tempestivo. Siamo obbligati a prendere un prestito». La pistola a gas puntata alla tempia della dittatura bielorussa sembra funzionare, ma dove il regime di Minsk riuscirà a trovare i 200 milioni di dollari necessari per evitare un black out energetico dell'intero Paese è un mistero.

Forse la Bielorussia li chiederà alla Banca euroasiatica di sviluppo (Bead) alla quale oggi ha precipitosamente aderito dopo un lungo tira e molla, versando 15 milioni di dollari nel capitale statutario (che ammonta ad 1,5 miliardi di dollari) dell'istituto bancario internazionale fondato nel 2006.

La Bielorussia cerca così di rientrare docilmente nell'area del Rublo, aggiungendosi nella Bead a Russia, Kazakistan, Armenia e Tagikistan. L'accordo con Minsk era stato raggiunto già nel febbraio 2009, ma le successive tensioni con la Russia avevano impedito una sua entrata nella banca. Il 17 giugno 2010 al Forum economico di San Pietroburgo, il governo Bielorusso e la Bead avevano firmato un accordo che si basa sulla presenza nell'Istituto internazionale della Banca di Bielorussia.

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