[17/06/2010] News

La Svezia vota (senza crederci troppo) il ritorno al nucleare

LIVORNO. Oggi il Parlamento svedese ha iniziato il dibattito sul disegno di legge per la fine della moratoria sulla costruzione di nuove centrali nucleari. Una ventina di attivisti travestiti con costumi che rappresentano le diverse energie rinnovabili, solare, vento e acqua, stanno dimostrando fuori del parlamento con i manifesti che invitano i politici a non essere un branco di bestiame.

«O oggi possono commettere un errore storico, votando  per le nuove centrali nucleari, oppure possono prendere una decisione storica, che porti la Svezia alla sostenibilità e ad una comunità rispettosa dell'ambiente» ha detto Ludvig  Tillman, portavoce di Greenpeace Nordic per le questioni energetiche.
Alcuni politici centristi, fondamentali per far passare la legge, sono imbarazzati e diciono che la Svezia può essere più rinnovabile perché comunque «E' poco probabile che i i nuovi reattori saranno effettivamente costruiti».

Ma Tlimann non ci sta a queste sottigliezze e furberie politiche che servono solo a tenere in piedi il governo di centro-destra: «Se un parlamentare non vuole che la Svezia abbia l'energia nucleare, ma piuttosto più rinnovabili, allora deve ovviamente votare contro la nuova energia nucleare. La questione è troppo importante per essere decisa a colpi di imposizioni della linea del partito»

Da dopo la vittoria del centro-destra, Greenpeace Sverige sta lavorando per evidenziare i positivi impatti socio-economici ed ambientali delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica in Svezia., ma anche per far notare che «Il nucleare ha molti lati negativi, come le miniere di uranio dannose per l'ambientee la sicurezza, i costi elevati e la gestione delle scorie  radioattive, che è ancora irrisolta».

Secondo Tillman «E' chiaro che la Svezia potrebbe sostituire il nucleare con l'energia rinnovabile. Quindi, aprire alla costruzione di nuovi reattori è del tutto ingiustificato. Quello che i nostri politici dovrebbero discutere oggi in Parlamento è come un piano di compensazione per i reattori svedesi che stanno per andare in pensione e di una strategia a lungo termine per l'efficienza e le energie rinnovabili alle quali dovremmo ricorrere».

Mentre al Parlamento di Stoccolma iniziava il dibattito, ad Uppsala cominciava il processo ai  29 attivisti di Greenpeace che il 14 giugno hanno fatto un blitz all'impianto nucleare di Forsmark. In Svezia la giustizia é rapida: il processo é iniziato stamattina alle 9, continuerà stasera alle 20 e si dovrebbe concludere già domani.

Il blitz era stato battezzato "Woody Allen esque" ed anche in quella occasione c'erano 50 attivisti travestiti da fonti energetiche rinnovabili, ma stavolta avevano un camion dei pompieri con il quale hanno cercato di entrare nella centrale nucleare. I militanti di Greenpeace chiedevano un referendum nazionale sull'abbandono progressivo dell'energia nucleare.

Per Tillman «Il Parlamento svedese mette a rischio la reputazione del Paese e la sua posizione di leader progressista nello sviluppo di energia pulita e sicura. Tutti i dati dimostrano che l'energia nucleare è pericolosa per la protezione del clima, costosa e senza via di uscita. E' una distrazione dalle soluzioni reali e dalla sicurezza energetica. I reattori in costruzione nel modo bloccano i programmi per l'efficienza energetica e le energie rinnovabili».

Torna all'archivio