[14/06/2010] News toscana

Attivato anche in provincia di Firenze il "Patto dei sindaci" per gli obiettivi ambientali Ue del 20-20-20

FIRENZE. E' stato attivato anche in provincia di Firenze "Il Patto dei sindaci", per favorire l'adesione dei comuni del territorio all'impegno europeo per la riduzione dei gas serra. L'impegno tradotto in formula significa "20-20-20" cioè il raggiungimento entro il 2020 del 20% di riduzione dei consumi, del 20% di diminuzione dei gas serra e del 20% d'incremento delle energie alternative e rinnovabili. Le città, in cui si producono più della metà delle emissioni di gas serra, secondo l'Unione europea devono giocare un ruolo chiave coinvolgendo nell'impegno contro i cambiamenti climatici tutti gli attori locali.

"Il Patto dei Sindaci", promosso dall'Agenzia fiorentina per l'energia (Afe) in collaborazione con la provincia di Firenze, propone ai quaranta comuni del territorio fiorentino d'impegnarsi con la pianificazione ed attivazione di progetti a sostegno dell'ambiente che trovino la giusta collocazione rispetto alle diversificate situazioni paesaggistiche, ambientali, industriali.

A presentare l'iniziativa sono intervenuti il presidente della provincia di Firenze, Andrea Barducci, l'Amministratore unico dell'Agenzia fiorentina per l'energia, Sergio Gatteschi, e l'assessore provinciale all'ambiente, Renzo Crescioli (Nella foto). «Quello di stamattina è stato un momento pensato per chiarire il ruolo della provincia di Firenze e di AFE come trait d'union tra l'Unione europea e i comuni- hanno spiegato- Il Patto dei sindaci è infatti un'iniziativa della Commissione europea che mette un fondo di 150 milioni di Euro a disposizione degli enti che si mostreranno virtuosi sul tema delle politiche energetiche. Alle città viene assegnato il compito di contrastare i cambiamenti climatici attraverso l'implementazione a livello locale di politiche energetiche sostenibili, in grado di creare nuove professionalità, di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di affrontare temi cruciali per la nostra società».

Per le amministrazioni comunali  l'adesione formale deve essere poi trasformata in azioni concrete. I comuni che sottoscrivono "Il Patto dei sindaci" si impegnano a inviare il proprio Piano d'azione per l'energia sostenibile entro l'anno successivo alla data di adesione formale. Nel documento deve essere spiegato in che modo l'amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 entro il 2020, attraverso un percorso attuativo che sarà monitorato, pena l'esclusione dal Patto qualora le amministrazioni non agiscano in conformità ad esso.

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