[14/06/2010] News

Petrolio nazionalizzato: il Venezuela (ri)vince con ExxonMobil

LIVORNO. L'International centre for settlement of investment disputes  (Icsid) ha dato nuovamente torto alla multinazionale petrolifera ExxonMobil che sta tempestando di ricorsi le leggi e i decreti sull'energia del governo bolivarista del Venezuela. Il ministro dell'energia e del petrolio del Venezuela, Rafael Ramírez (Nella foto), ha spiegato a Tele Sur che «L'Icsid ha preso la risoluzione all'unanimità, affermando che l'articolo 22 della "Ley para la Promoción y Protección de Inversiones" non contiene alcun argomento per un arbitraggio internazionale contro la Repubblica, come sosteneva la ExxonMobil nella sua richiesta. L'azione legale di  ExxonMobil e di altre richieste contro la Repubblica si basavano sull'argomento che l'articolo 22 della Ley para la Promoción y Protección de Inversiones rappresenta una accettazione da parte dello Stato venezuelano che le differenze tra le parti si risolvano nell'Icsid. Argomentazioni che sono state rifiutate nel citato tribunale di arbitraggio della Banca mondiale. Come conseguenza di questa sentenza, altri giudizi contro il Venezuela, come quelli avviati da ConocoPhillips, Brandes e Opic mancano ora di un sostegno importante alle loro argomentazioni».

L'Csid è attualmente considerato il principale istituto di arbitrato internazionale dedicato alla regolamentazione delle controversie investitore-Stato ed è un ente autonomo internazionale istituito nell'ambito della Convention on the settlement of investment disputes between states and nationals of other states, conosciuta anche come Convenzione di Washington, alla quale aderiscono oltre 140 Paesi. La Convenzione Icsid è un trattato multilaterale redatto nel 1965 dai direttori esecutivi della International Bank for Reconstruction and Development (la Banca mondiale) ed è entrato in vigore il 14 ottobre 1966. Il sito dell'Icsid spiega che «La Convenzione ha cercato di rimuovere i principali ostacoli al libero flusso internazionale di investimenti privati, rappresentati dai rischi non commerciali e dall'assenza di metodi internazionali specializzati per la risoluzione delle controversie di investimento. L'Icsdi è stato creato dalla Convenzione come un forum internazionale imparziale per fornire servizi per la risoluzione di dispute legali tra gli aventi diritto, attraverso la conciliazione o procedure arbitrali. Il ricorso alle strutture Icsid è sempre soggetta al consenso delle parti».

Tornando alla vicenda del Venezuela, secondo l'Icsdi al suo interno possono essere discussi solo i problemi relativi alle filiali della ExxonMobil, costituite con l'unico scopo di far parte del regime del "Tratado de Protección Recíproca de Inversiones suscrito entre Venezuela y El Reino de los Países Bajos". La multinazionale Usa si è registrata come impresa olandese nel febbraio 2006, il che è stato considerato dal Venezuela come un atto fraudolento per evitare gli obblighi della legge.

Per Ramirez «Questo è molto importante perché l'azione economica delle multinazionali si basa sul calcolo che esse fanno di un supposto danno dopo il 2004. In questo modo, la sentenza ha deciso all'unanimità di riconoscere le dispute tra Exxon Mobil e Venezuela unicamente a partire dal 2006, il che comporta che l'ammontare delle richieste si riduca drasticamente».

Il tutto nasce dal fatto che la Mobil (poi acquisita da  Exxon) e Petróleos de Venezuela, (Pdvsa) nel 1997 approvarono una joint venture strategica per operare nell'area delle  Faja Petrolífera del Orinoco in  Venezuela, considerata maggiore riserva mondiale di greggio. Dopo è arrivato Hugo Chávez che ha deciso la nazionalizzazione delle risorse naturali attraverso la creazione di imprese miste, con la rifondata Pdvsa con sempre almeno il 60% delle azioni, la Exxon non accettò e si è rivolta alla giustizia internazionale per chiedere indennizzi. Invece la nostra Eni, la statunitense Chevron-Texaco, la British Petroleum, la francese Total, la norvegese Statoil e la cinese Cnpc hanno accettato il diktat bolivarista e hanno fatto imprese miste con la Pdvsa.

La ExxonMobil è recidiva, già nel 2008 aveva perso una disputa con il Venezuela: allora un tribunale di Londra respinse la richiesta della multinazionale di congelare beni per 12 miliardi di dollari alla Pdvsa. W Ramirez disse che «La ExxonMobil ha ricevuto una grande lezione, una lezione di dignità, una lezione di forza della nostra impresa nazionale. La manovra della Exxon-Mobil è già un precedente molto grave di questo tipo di azioni extraterritoriali, pregiudiziali, contro un Paese produttore di petrolio. I documenti del nostro paese sono stati valutati nella loro giusta dimensione e, in conseguenza, è stato dato ragione alla Pdvsa e al Venezuela». Una lezione che la Exxon non aveva ben digerito e che l'ha portata a cercare una rivalsa all' Icsid che si è trasformata in un nuovo amarissimo boccone da inghiottire.

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