[11/06/2010] News toscana

Per il ministro dell'Ambiente le Bandiere Blu non sono attendibili. E all'Elba è subito polemica

PORTOFERRAIO (Livorno). Quanto ha detto ieri a Porta a Porta il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo non farà certo piacere ai comuni che hanno gà festeggiato in pompa magna la concessione delle Bandiere Blu da parte della Foundation for Environmental Education (Fee) o si preparano a farlo. A dire il vero è un riconoscimento che per le modalità di attribuzione è stato contestato spesso dalle associazioni ambientaliste e dei consumatori e da diversi esponenti politici nazionali e locali, ma la Prestigiacomo da Vespa è stata lapidaria: «Dimentichiamoci delle bandiere blu che non sono attendibili. Non ci piacciono le bandiere blu assegnate dalle organizzazioni internazionali».

Il ministro dà ragione a chi ha sollevato molti dubbi sul meccanismo di concessione dei vessilli blu a spiagge e porti turistici, anche secondo la Prestigiacomo si tratta di «Un sistema poco trasparente» e ha espresso dubbi sul meccanismo che molti sindaci che non hanno aderito all'iniziativa e diverse associazioni, dicono comporti anche un esborso economico senza le necessarie misure di controllo.

Per il ministro dell'Ambiente i comuni rispondono semplicemente a un questionario e «La sparano grossa», spesso perché spesso «fanno anche promozione turistica. Oltre alla qualità delle acque, in Italia balneabili per oltre il 95%, prendono in considerazione la presenza delle strutture ed è per questo che l'Emilia-Romagna si trova in testa alla classifica, pur essendoci un mare migliore per esempio in Sardegna».

Il ministro dell'ambiente non lascia spazio ai dubbi e lo fa riconoscendo invece la serietà dei prelievi e delle analisi di un'associazione ambientalista con la quale non sembra avere molto feeling politico: i dati delle bandiere blu «Non sono attendibili. Preferisco i dati di Goletta verde di Legambiente. Anche se, dobbiamo attenerci ai dati forniti dai ministeri dell'Ambiente e della Salute».

Le reazioni a questa stroncatura delle Bandiere Blu (e dei metodi della Fee oer concederle) da parte del ministro che dovrebbe certificarle non mancheranno di certo, la prima arriva da Legambiente Arcipelago Toscano: «Dopo le dichiarazione del Ministro Stefania Prestigiacomo a Porta a Porta sulle Bandiere Blu, ci aspetteremmo almeno delle scuse da parte del sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei, dello stesso partito del Ministro, che ha ricevuto l'unica Bandiera Blu all'isola d'Elba per un "approdo turistico" che non esiste. Sappiamo che non arriveranno, ma l'imbarazzo deve essere colossale, visto che il sindaco ci ha accusato di voler mettere in cattiva luce il suo comune perché esprimevamo gli stessi dubbi sulla concessione delle Bandiere Blu che oggi il ministro dell'ambiente conferma autorevolmente a Porta a Porta, considerata la terza Camera del Parlamento. Se lo dice Lei ci crediamo, e farebbe bene a crederci anche il sindaco Ciumei. Altro motivo di imbarazzo per il sindaco marinese dovrebbe essere il riconoscimento della serietà dei dati di Goletta Verde, gli stessi che il Ciumei contestò nell'estate 2009 quando i tecnici di Legambiente constatarono un inquinamento al Moletto del Pesce di Marciana Marina dove un troppo-pieno fognario scaricava in mare liquami. Il ministro del governo di centro-destra Prestigiacomo dice che avevamo ragione, che siamo attendibili in ambedue i casi, speriamo se ne faccia una ragione anche il sindaco di centro-destra di Marciana Marina».

Anche la Lista civica di Marciana Marina, che ha sollevato il caso della concessione delle Bandiere Blu allo strano "Approdo turistico" che non c'è ancora, prende spunto dalle parole della Prestigiacomo per mettere ulteriormente in difficoltà il sindaco marinese: «Il ministro Prestigiacomo conferma più che autorevolmente tutti i nostri dubbi sui meccanismi di concessione delle Bandiere Blu - scrivono i consiglieri dell'opposizione di sinistra - ci chiediamo se anche con lei il sindaco userà ora lo stesso atteggiamento arrogante utilizzato per schivare le nostre richieste di spiegazioni. Ci chiediamo se ora anche il Ministro dell'ambiente del Pdl verrà accusata di non volere il bene di Marciana Marina e di voler distruggere l'immagine del Paese per "invidia". Le Bandiere Blu sono da sempre contestate (basterebbe leggere cosa dicono le opposizioni di centro-destra di alcune località delle coste della Toscana e della Liguria), amministratori elbani dei due schieramenti hanno più volte detto che bisogna pagare per averle, lo stesso onorevole Pino Lucchesi, che di certificazioni ambientali ha una certa esperienza, dice che sono una bufala, ora il ministro dell'ambiente le dichiara inattendibili... Ci aspettiamo che ora il sindaco risponda al ministro con le stesse veementi accuse che ci ha rivolto, ma vorremmo capire come farà a spiegare alla Prestigiacomo che quella Bandiera Blu attesta la qualità di un approdo turistico che non c'è».

Torna all'archivio